Il centrodestra unito verso la sfiducia a Renzi. «La Boschi è una comparsa»

15 Dic 2015 16:29 - di Elsa Corsini

E sfiducia sia. Tutti insieme contro il governo, responsabile della tragedia del “Salvabanche”.  Nel mirino delle opposizioni non soltanto la ministra dei rapporti con il Parlamento, Elena Maria Boschi, ma anche il suo méntore presidente del Consiglio, Matteo Renzi. «Forza Italia e Lega Nord hanno accolto la proposta di Fratelli d’Italia di presentare insieme una mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Renzi: è un’ottima notizia e un bel segnale di unità», è il commento soddisfatto di Giorgia Meloni, che lunedì aveva lanciato il guanto di sfida agli alleati.

L’appello di FdI per la sfiducia

«Oggi – prosegue la leader di Fratelli d’Italia – rinnovo il mio appello a tutte le altre opposizioni presenti in Parlamento: firmate la nostra mozione. Perché mandare a casa questo governo di servi delle lobby e delle banche deve essere la priorità di tutti, senza distinzioni». La bomba di Banca Etruria e dei traffici dei papà di Matteo Renzi e della Boschi piombano su Palazzo Chigi e sul governo. Superate le perplessità interne al partito di Berlusconi Renato Brunetta “cede” alla bionda alleata: «Domani (mercoledì, ndr) presenteremo, tutto il centrodestra unito, alla Camera come al Senato, mozione di sfiducia contro il governo. Boschi è solo una figlia di questo governo, una figlia in conflitto di interessi, ma chi ha i più grandi conflitti di interessi è il presidente Renzi». La Boschi è solo una comparsa, dice Matteo Salvini, «abbiamo già pronta la sfiducia anche al presidente del Consiglio con l’auspicio di trovare il sostegno di tutte le opposizioni. Mandiamo a casa Renzi e tutto il suo governo». Da Strasburgo il leader della Lega confermail’appello  a tutte le opposizioni in Parlamento a firmare insieme una mozione di sfiducia «a Renzi, che è il diretto responsabile di questa strage di italiani».

Il finto ottimismo di Padoan

Dopo la sfida lanciata ai grillini (vedremo chi avrà la maggioranza), la Boschi è sempre più all’angolo, l’impressione di queste ore è che basti poco per mandarla al tappeto e insieme a lei anche Renzi. «Uscirà alla grande da questa questione perché non c’è nulla da nascondere», ostenta sicurezza il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Ma è un bluff perché anche il titolare del bilancio sa bene che per il governo le cose si mettono male e l’attacco arriverà su più fronti. Se alla Camera i numeri sono blindati, al Senato (dove i Cinquestelle hanno già depositato la mozione) la partita è più difficile. Dennis Verdini non intende mollare la ministra Boschi al suo destino ma riuscirà a salvare gli amici renziani? «La mozione di sfiducia al Senato ci sarà: ci sono persone che la presenteranno e io la firmerò immediatamente. Secondo me ci deve essere dopo le Feste così per venti giorni parliamo di questo», ha detto l’azzurro Maurizio Gasparri, «il Movimento 5 Stelle e chi presenta la mozione di sfiducia alla Camera fanno un errore perché alla Camera i numeri sono tali che sarà uno spot per il ministro Boschi.  Invece, se si presenta al Senato, la Boschi si salva con il voto di Verdini, di Falanga, di D’Anna e ci divertiremo».

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