Erdogan traffica coi jihadisti: ecco perché Vladimir Putin ha ragione

1 Dic 2015 13:27 - di Tano Canino

Putin dice che Erdogan traffica con i tagliagole dell’Isis. E siccome Saja al Dulaimi, la ex moglie del capo dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi, liberata dal Libano insieme a una figlia del ‘Califfo‘, ha detto che si trasferirà in Turchia, l’accusa di Putin mostra di avere una implicita conferma. Anzi, più d’una se solo si visionano i video postati dai giornalisti turchi Can Dundar ed Erdem Gul del quotidiano Cumhuriyet. Fatto che sta costando il carcere ai due cronisti e l’accusa di attentato alla sicurezza dello Stato punibile con l’ergastolo o, addirittura, la morte. Insomma, è chiaro che la denucia di Putin ha delle basi solide. Si tratta di più indizi che portano alla prova. Al Jazira ha mostrato al mondo le immagini di madre e figlia a bordo di un pullmino della Croce Rossa, attorniato da miliziani del Fronte Al Nusra, ovvero i jiadisti che combattono in Siria contro l’esercito regolare di Assad. Immagini che mostrano la donna con la testa e il volto coperti da un velo di colore chiaro. La bambina, di circa sei anni, veste una giacca a vento rossa con cappuccio e viene presa in braccio da un miliziano con il volto coperto. Se l’ex moglie (che poi sia ex lo dice lei, ovviamente) e la figlia di Al Baghdadi scelgono la Turchia, un motivo ci sarà. Vuol dire che si sentono più sicure e tranquille nella terra governata da Erdogan. Il quale, del resto, le accoglie senza problemi. Proprio mentre la sua polizia arresta e incarcera 1300 disperati siriani che scappavano dalla guerra: potenza dei tre miliardi di euro promessi ad Ankara dalla Merkel e da quel che resta delle sgangherate istituzioni europee. E dimostrazione smaccata delle ragioni di Putin e della doppiezza e dell’inaffidabilità dell’attuale leader turco.

 

 

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