L’Isis a 70 km da Tripoli. Dopo Palmira a rischio le rovine romane di Sabrata

12 Dic 2015 10:31 - di Redazione

Sono arrivata con le loro bandiere nere a minacciare il cuore della Libia a  70 chilometri da Tripoli. Da giovedì i miliziani dell’Isis (che mai si erano spinti così a ovest) hanno preso di mira un altro sito archeologico romano, Sabrata, un gioiello patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Dopo Palmira, in Siria, è a rischio anche uno dei più famosi siti del Nord Africa, noto per l’anfiteatro romano affacciato sul Mediterraneo.

L’Isis minaccia Sabrata

Secondo testimonianze riportate dal Times, i jihadisti sarebbero entrati nella città senza combattere, stessa modalità usata in Siria, per Raqqa e Palmira. «Nessuno ha cercato di fermarli. Hanno creato i loro check point e poi hanno fatto il giro della città esibendo le armi per dimostrare di aver preso il controllo, infine se ne sono tornati alle loro basi», ha raccontato un testimone. Sempre la stessa persona ha spiegato che Isis ha stabilito nelle vicinanze della città alcuni campi di addestramento «Sono talmente vicini che di notte li sentiamo allenarsi». Secondo altre fonti, come Libya Channel, i miliziani, quasi tutti tunisini, sarebbero arrivati nella cittadina, avrebbero trattato con le autorità municipali il rilascio di tre loro uomini rapiti e poi se ne sarebbero tornati alle loro basi.

Il giallo del sequestro

«La situazione a Sabrata in Libia è sotto il controllo delle tribù e i jihadisti dell’Isis sono andati via, dopo che ieri hanno fatto una dimostrazione di forza reclamando il rilascio di alcune persone arrestate», così alcune fonti libiche hanno dichiarato alle agenzie di stampa negando che l’Isis abbia preso il controllo di Sabrata. Venerdì seri sera dopo una riunione la municipalità ha deciso di «non autorizzare manifestazioni in città e aumentare la sicurezza per evitare ulteriori tensioni dopo quanto accaduto». Molto cauto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: «Ci sono ogni tanto notizie di rafforzamento in altre zone della Libia da parte dell’Isis che devono essere verificate. Ma c’è un punto, credo, essenziale per noi, che la diplomazia si riveli più veloce e più forte della crescita di Daesh».

Patrimonio dell’Unesco

L’Isis ha fatto il suo ingresso in Libia nell’ottobre del 2014 approfittando del collasso politico. In maggio i miliziani hanno preso il controllo di Sirte, città natale di Gheddafi. Sabrata insieme a Tripoli e Leptis Magna è una delle tre città che hanno dato il nome alla Tripolitania. Costruita nel V secolo prima di Cristo dai fenici, Sabrata è stata designata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco fin dal 1982.

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