Nervi tesi in FI? Ma sulla sfiducia al Senato il centrodestra torna compatto
Forza Italia in piena crisi di nervi? Brunetta contro Romani, ennesimo episodio di uno scontro che dura da quel dì. Il Cavaliere furibondo, amareggiato per l’esito del caso Boschi, per un’uscita dall’aula, al momento del voto, del gruppo alla Camera da lui stesso ordinata e che, sui giornali, assume i toni di una Caporetto. La Lega che fa le bizze. Salvini, col colbacco in giro per Mosca, che spara anatemi e giura che, se i forzisti non cambieranno registro nel fare opposizione, salteranno gli accordi (ancora in alto mare, in verità) sulle prossime amministrative. Perplessità sull’atteggiamento degli azzurri anche da parte di Fratelli d’Italia. E’ una giornata turbolenta in zona centrodestra. Ma, come spesso avviene, dopo la turbolenza torna il sereno. Almeno per il momento. Al Senato, dove si voterà la sfiducia al governo e non al singolo ministro, come è avvenuto a Montecitorio su iniziativa dei grillini, si torna compatti. Forza Italia e Lega voteranno la sfiducia. Senza se e senza ma. Notizia rasserenante. Chi pensava di speculare ancora sul partito di Berlusconi presentandolo (in alcuni suoi esponenti) ancora nostalgico del Patto del Nazareno è servito. A Palazzo Madama si va avanti compatti. Nessun cambio di guida nei gruppi. Brunetta resta dov’è. Il “Mattinale” (forse) non cesserà le pubblicazioni. Idem per Romani. Ora Salvini, sempre da Mosca, può riprendere le fila del ragionamento lasciato a metà e chiarire: “Non mi intrometterò, così come mai l’ho fatto in passato, nelle vicende interne di Forza Italia. Mi interessa solo, e anzi la saluto con favore, la ritrovata compattezza della coalizione”. “Apprezzo e ringrazio – dice ancora Salvini – il capogruppo alla Camera Renato Brunetta per il lavoro che ha fatto e che continuerà a svolgere”.”Al Senato aspettiamo la prova dei fatti e in particolar modo la mozione di sfiducia contro il governo, che abbiamo appena presentato insieme con Forza Italia, per la quale chiederemo come opposizione la calendarizzazione immediata alla prima capigruppo utile”. Torna, dunque, la pace nel centrodestra. I nervi, però, sarebbe bene tenerli sempre sotto controllo.