Nigeria, tre bambini-kamikaze si fanno esplodere: 6 morti 24 feriti
Tre bambini-kamikaze, dai 10 ai 15 anni di età, si sono fatti esplodere contro un checkpoint nello stato del Borno, Nigeria nordorientale, uccidendo sei persone e ferendone almeno 24. Lo riferiscono fonti dell’esercito nigeriano. L’attentato non è stato rivendicato, almeno non per ora, ma i sospetti cadono sul gruppo terroristico di Boko Haram. Un gruppo più pericoloso dell’Isis: secondo Global Terrorism Index, il rapporto annuale di curato dall’università del Maryland, negli Usa, il terrorismo islamico ha provocato la morte di 32.658 persone solo nel 2014 per terrorismo, l’80% in più rispetto al 2013. Il 51% delle vittime è stato causato da Boko Haram (6.644 morti, il 77% dei quali civili) e dall’Isis (6.073, il 44% civili). Circa otto morti ogni dieci sono stati registrati tra Afghanistan, Iraq, Nigeria, Pakistan e Siria.
Bambini-kamikaze all’azione in Nigeria
Il portavoce dell’esercito Sani Kukasheka Usman ha spiegato che tre kamikaze dai 10 ai 15 anni si sono fatti detonare domenica 20 dicembre contro un checkpoint Benisheikh, città nello stato del Borno. Usman ha anche riferito di un’operazione contro Boko Haram sempre nel Borno nel corso della quale sono stati uccisi 12 terroristi. Secondo i dati di Amnesty International negli ultimi sei anni gli estremisti islamici hanno fatto circa 20.000 morti e cacciato dalle loro case 2,3 milioni persone.