Pensionato suicida, scatta l’inchiesta. Fratelli d’Italia: «Visco si dimetta»
La procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo sul suicidio di Luigino D’Angelo, il 68enne che si è tolto la vita dopo aver perso i suoi risparmi nel fallimento della banca dell’Etruria. Il pm Alessandra D’Amore, secondo quanto si è appreso, procede contro ignoti per istigazione al suicidio. Il fascicolo è stato aperto d’ufficio all’indomani del suicidio del pensionato, ossia il 28 novembre scorso. Il magistrato ha già acquisito agli atti la lettera lasciata da D’Angelo in cui spiega le ragioni del gesto. Sulla vicenda sono stati depositati esposti da parte di associazioni di consumatori. Numerosi i commenti politici dopo quest’ennesima tragedia della disperazione: «Il suicidio del pensionato di Civitavecchia costringe tutti a un riflessione aggiuntiva rispetto al presunto salvataggio delle banche sbandierato da Renzi. Ritengo indispensabile che di fronte a un dramma di tale portata il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco si dimetta in tempo reale, perché su di lui pesa la responsabilità morale di questa morte», afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli durante la manifestazione “Arezzo Domani” a tutela dei risparmiatori. «Alla Banca d’Italia – ha aggiunto – spetta infatti il compito di vigilare sugli istituti di credito, a evitare gestioni scorrette e a tutelare i risparmiatoti, a maggior ragione per Banca Etruria, Banca Marche, Cassa risparmio Ferrara e Cassa risparmio Chieti, commissariate proprio da Bankitalia due anni fa. Dunque la responsabilità del fallimento della gestione commissariale viene dall’Istituto di via Nazionale. Il risultato è che migliaia di famiglie sono finite sul lastrico. Se la tutela del risparmio è un bene non solo costituzionale ma al centro delle politiche governative, bisognerebbe valutare la creazione di un fondo per le vittime delle truffe del sistema creditizio insieme alla restituzione dei risparmi bruciati. Ma oltre alle valutazioni di giustizia sociale, è opportuno che si ammettano tutti i limiti della Banca d’Italia, con una governance che si è dimostrata inadatta a gestire le emergenze di questa natura. Già all’inizio di questa legislatura, depositammo una proposta di legge per la nazionalizzazione dell’Istituto di via Nazionale. La integreremo con le firme degli altri gruppi parlamentari e ne chiederemo la calendarizzazione. Ma occorre perseguire gli autori della mala gestione con il pugno di ferro, assicurandoli una volta per tutte alla galera. Si deve dare il segnale che chi si attribuisce stipendi milionari e truffa cittadini in buona fede deve pagare. Siamo favorevoli – ha concluso Rampelli – all’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta purché indaghi anche sull’operato di Bankitalia e sul funzionamento del sistema del credito italiano».
Chiesto un minuto di silenzio per il pensionato di Civitavecchia
La presidente di FdI Giorgia Meloni da parte sua si è chiesta su Facebook: «Dopo il “bonus Poletti” sulle pensioni e altri bonus (che in realtà erano truffe), vuoi vedere che Renzi chiamerà il “rimborso” sulle banche “bonus Boschi”?». Intanto si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà ai risparmiatori: un minuto di silenzio per il pensionato di Civitavecchia che si è suicidato è stato fatto osservare dal leader della Lega, Matteo Salvini, ad Arezzo nel corso della manifestazione sotto la sede della Banca Etruria. «Spero sia l’ultimo. Grazie a nome della famiglia», ha detto Salvini dal palco. Salvini ha poi annunciato ai risparmiatori che si sentono truffati che «la Lega mette a disposizione i suoi avvocati per provare a riavere un po’ di giustizia, per chi non si può permettere l’avvocato». Il segretario leghista ha aggiunto che «questo pensionato pesa sulla coscienza di qualcuno che non ha fatto quello che doveva. Sento il Governo che parla di aiuti umanitari, non servono ad Arezzo gli aiuti umanitari, serve giustizia». La deputata di Forza Italia Stefania Prestigiacomo ritiene che «il governo ha gravi responsabilità di fronte al suicidio del pensionato di Civitavecchia. Un uomo ha deciso di togliersi la vita dopo che ha visto svanire in un colpo i suoi risparmi a causa di un decreto folle e ingiusto come il Salva-Banche, ampiamente voluto e sostenuto da questo governo e dalla maggioranza che lo sostiene. Non solo sono indignata – afferma la deputata di Forza Italia -, ma ritengo che qualcuno debba chiedere scusa a una famiglia che oggi vive il suo presente in un doloroso ricordo. Renzi era salito a Palazzo Chigi promettendo vicinanza alle famiglie italiane, a conti fatti le politiche avviate sinora hanno dimostrato il contrario, nonché certificato lo schiavismo di una sinistra che strizza sempre l’occhio agli amici relegando al margine gli interessi della collettività». Toccanti anche le testimonianze di chi lo conosceva bene: «Era una persona solare, con mille passioni. Amava la vita, mai mi sarei aspettato una tragedia simile». Così uno degli amici più stretti di Luigino D’Angelo. «Ci siamo incontrati due-tre giorni prima che morisse mentre eravamo a passeggio – ricorda l’uomo – ci siamo fermati a chiacchierare come sempre. Anche lui era appassionato di sport, bici, tennis, e adorava andare a ballare. Mai pensavo potesse fare una cosa simile. Quando ci siamo visti non mi ha detto nulla delle sue preoccupazioni, né aveva lasciato presagire questa tragedia. Ora spero solo che quanto successo possa servire per tutte quelle persone che hanno perso tanto». Mentre per un altro amico del pensionato suicida, Paolo Gianlorenzo, direttore del quotidiano online Etrurianews, «la lettera che ha lasciato è un atto d’accusa nei confronti della Banca dell’Etruria. È un resoconto di quanto accaduto dall’inizio alla fine. Racconta le motivazioni che lo hanno portato a questo gesto».