Potrebbe chiamarsi Blue Marine l’idea della Le Pen per le presidenziali 2017
La Francia si risveglia Blue Marine. La Francia vota e destra e sinistra soccombono. Marine Le Pen si riprende il centro della scena politica. Come era accaduto alle Europee. Ma niente è come prima o, come allora. Il suo Fronte nazionale ha cambiato pelle. E da parecchio. E l’ha fatto nella spocchiosa indifferenza della destra rabberciata di Sarkozy e nella sufficienza appagata da champagne e caviale dei socialisti di Hollande. Ha giovato a Marine Le Pen il silenziatore dei media rispetto ai suoi programmi e alle sue idee: miopi e superficiali, i media francesi si sono mostrati interessati solo dalle diatribe familiari col vecchio patriarca Jean Marie. Con determinazione e autorità, questa signora d’acciaio della politica francese ha messo a punto un programma, ha limato eccessi e protagonismi e s’è circondata di una classe dirigente di tutto rispetto: Florian Philippot in testa in Alsazia-Lorena ne è la riprova evidente. Donne e uomini che spingono tutti in un’unica direzione e che hanno come stella polare l’appuntamento delle presidenziali del 2017: eccolo il Front Nationale. Movimento vero, che percepisce istanze e le proietta sulla scena. Che pure, potrebbe cambiare nome a breve. Lo sussurrano quasi con timidezza nell’entourage della signora d’acciaio. Probabilmente è già stato approvato. Sicuramente testato. Blue Marine, potrebbe chiamarsi. Qualcosa di nuovo anche nel nome. Che supera, che archivia definitivamente destra e sinistra. Categorie di un novecento che è stato e che più non è. Sarà Blue Marine perciò e sarà un sentire diffuso. Che accoglie e sostiene e difende. “Spero che destra e sinistra, che hanno tradito e umiliato il popolo francese, ne traggano le giuste conseguenze”. Se ci si fa caso, il succo è tutto qui. In questa frase pronunciata da Marion Maréchal-Le Pen che nella sua Provenza è largamente avanti. Aspettando i ballottaggi. E poi le presidenziali. E il nome che verrà.