Razzismo, assolta Marine Le Pen (ovviamente dopo le elezioni…)
Con un tempismo veramente perfetto, due giorni dopo i ballottaggi per le elezioni regionali in cui il Front National rischiava di vincere, come richiesto dalla procura di Lione nell’udienza del 20 ottobre scorso, il presidente del Front National Marine Le Pen è stata assolta dall’accusa di incitazione alla discriminazione e all’odio religioso, per un discorso in cui aveva paragonato le preghiere dei musulmani in strada all’occupazione nazista della Francia. Lo riferiscono fonti giudiziarie, citate da diversi media francesi. processato per incitamento all’odio dopo aver confrontato in un comizio con Bruno Gollnisch, alla fine del 2010, le preghiere di strada musulmani al occupazione nazista. I giudici hanno seguito il parere del pubblico ministero che aveva chiesto il rilascio in materia di Marine Le Pen, all’udienza del 20 ottobre. Quattro associazioni – la Licra, il Collettivo contro l’islamofobia in Francia (Ccif), il Mrap e la Difesa League – si erano costituite parte civile.
Nel 2010 Le Pen fu denunciata per aver espresso il suo pensiero in un comizio
Come si ricorderà, nei giorni precedenti ai ballottaggi, tutta la Francia si mise in moto per demonizzare e infangare Marine Le Pen e quella che chiamano l’estrema destra: dai socialisti, al governo – che ha addirittura evocato lo spettro della guerra civile – ai sindacati, agli industriali, alla chiesa, oltre a tutte le solite organizzazioni sociali e religiose varie. Lo stesso accadde nel 2002 quando Jean-Marie Le Pen arrivò al ballottaggio con Jacques Chirac, battendo il socialista Jospin. È chiaro che un’assoluzione penale durante la campagna elettorale avrebbe potuto influire sugli elettori.