Contestavano il Cav “onnipresente” in tv: ora imperversa Renzi ma tacciono
«Tra il primo gennaio e il 25 novembre 2015, si rileva una quantità di ascolto consentito riscontrato dal governo Renzi, e dalla sua maggioranza, che supera abbondantemente gli ascolti consentiti ai precedenti presidenti del Consiglio e dalle rispettive maggioranza, persino nel caso dell’ultimo governo Berlusconi». Una denuncia pesante, tanto più visto che arriva sulle pagine dell’Unità da un eletto nel Pd. A parlare è l’esponente radicale Marco Beltrandi ex componente della Commissione di Vigilanza Rai, e deputato del Pd nella scorsa legislatura.
Lo riconosce pure “Il Fatto”: Renzi in tv il doppio di Berlusconi
Un dato che riconosce anche l'”organo ufficiale” degli antiberlusconiani doc. Come scrive Il Fatto quotidiano, «in base alle elaborazioni realizzate finora dal Centro d’ascolto dell’Informazione radiotelevisiva, creato dai Radicali nel 1981 per calcolare i tempi delle presenze in tv in relazione agli spettatori sintonizzati, dall’ analisi delle principali edizioni dei tg Rai nell’ arco di sei mesi risulta che Renzi ottiene il 13,9 per cento degli ascolti, molto superiori rispetto a quelli del suo predecessore Enrico Letta (7,3 per cento) e prima ancora di Mario Monti (4,9). Secondo le stime di Beltrandi Renzi va in tv circa il doppio delle volte in cui andava il Cavaliere quando era premier. E sulle altre reti non va meglio. «Nei primi otto mesi dell’ anno il premier ha ottenuto il 14,4 per cento degli ascolti sul Tg1, il14,9 sul Tg2, il 12 per cento sul Tg3, il 16,7 sul Tg4, il 13,4 per cento sul Tg5 e il 12,5 per cento su Studio Aperto», denunciano i Radicali.
L’onnipresenza di Renzi in tv, documentata anche da Brunetta
È cambiato qualcosa rispetto a un anno fa? Assolutamente no. Basta andarsi a leggere quanto denunciava Renato Brunetta. «Secondo i dati relativi all’intero mese di novembre 2014 elaborati da Agcom – attaccava il presidente dei deputati di Forza Italia – Renzi ha occupato nei tg della Rai il 21,67% del tempo totale dedicato ai soggetti politici e istituzionali. Inoltre il Pd, di cui il premier è segretario, ha poi avuto a disposizione ben il 19,83% del tempo complessivo, con un ‘tempo di parola’ del 23,51%». Un anno dopo, la situazione è addirittura peggiorata. «Queste cifre – denuncia Beltrandi – dimostrano che la quantità di pubblico di Renzi è enorme anche rispetto al periodo di Berlusconi. La differenza è che con il leader di Forza Italia c’erano delle proteste e con Renzi non ce ne sono. I critici di allora non si esprimono. Un dominio mai visto».