Sfida all’Isis, l’Arco di Palmira rivivrà a Londra e a New York: ecco come

29 Dic 2015 9:09 - di Antonella Ambrosioni

Un simbolo. L’arco del tempio di Bel a Palmira, in Siria, che per ora ha resistito miracolosamente alla furia iconoclasta dell’Isis, «sorgerà» a Trafalgar Square a Londra e Times Square, nel cuore di New York. Due copie della struttura risalente a duemila anni fa verranno ricostruite con la più grande stampante 3D al mondo in un progetto internazionale, che vede anche una partecipazione italiana, finanziato dall’Institute for Digital Archaeology (Ida), che riunisce archeologi e studiosi delle università di Oxford e Harvard. Si tratta di un’iniziativa di grande impatto simbolico. La struttura di 15 metri verrà realizzata in diverse componenti a Shanghai e “ultimata in Italia”, si limita a prevedere il Times precisando però che sorgerà vicino alla colonna di Nelson nella celebre piazza londinese durante la World Heritage Week ad aprile. Come materiale è stato scelto un composto “leggero” formato da polvere di pietra per non rendere la copia troppo pesante. Qualcosa di Palmira continuerà a vivere, anche se non sarà la stessa cosa.

Palmira: la tecnologia entra in campo contro la barbarie

Il tempio di Bel a Palmira, rimasto miracolosamente in piedi, è diventato il simbolo della resistenza alla devastazione culturale portata avanti dalle orde del Califfato. Ci sono anche piani e progetti per costruire ed esporre una copia della struttura a Times Square, nel cuore di New York. «Abbiamo scelto questo arco come omaggio all’ultima porzione ancora in piedi di quel sito antico. Non penso che sopravviverà a lungo», ha detto Roger Michel, a capo dell’Ida. «Vogliamo dire ai miliziani dell’Isis che se distruggono qualcosa noi possiamo ricostruirlo». L’iniziativa viene sostenuta con grande entusiasmo dal sindaco di Londra, Boris Johnson, che ha proposto di mantenere la struttura in pianta fissa a Trafalgar Square e non solo per una settimana come previsto.

Sfida all’Isis: ricostruiremo quel che distruggete

Il progetto non è isolato e andrà oltre il sito archeologico di Palmira. L’Istituto, in collaborazione con l’Unesco, ha cominciato distribuire qualche mese fa macchine fotografiche in 3D a fotografi volontari per catturare immagini di monumenti a rischio in zone di guerra in Medioriente e Nord Africa. Le immagini saranno caricate su un database che potrebbe in futuro essere usato anche per effettuare ricerche, programmi educativi e anche, come in questo caso, la ricostruzione in 3D in scala 1:1. La distruzione del Tempio di Bel è avvenuta, purtroppo, prima della costruzione della banca dati, ma i ricercatori sono riusciti comunque a riprodurre il monumento avvalendosi di immagini bidimensionali. «Queste immagini – ha detto Alex Karenowska, il direttore tecnologico dell’iniziativa – saranno usate per ricreare l’arco attraverso una combinazione di stampa in 3D e altre tecniche informatiche per poi essere montati nelle due piazze londinese e newyorchese.

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