Terrorismo, la sorella di “Fatima” Sergio sceglie il rito abbreviato

21 Dic 2015 13:57 - di Paolo Lami

Ha scelto di essere processata con rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna, Marianna Sergio, la sorella della presunta jihadista italiana Maria Giulia Fatima Sergio.
L’istanza è stata formulata stamani, nel corso dell’udienza preliminare davanti al gup Donatella Banci Buonamici, nell’aula bunker del carcere di San Vittore, a carico in tutto di 10 persone (alcune sono tuttora latitanti) coinvolte nell’inchiesta del pool anti-terrorismo della Procura di Milano. Oltre a Marianna, hanno scelto il rito abbreviato altri tre imputati.
Il gup ha respinto, inoltre, le eccezioni sollevate da alcuni difensori, che avevano chiesto di trasferire il procedimento a Bergamo in quanto il matrimonio tra Fatima e il marito, Aldo Kobuzi, è stato celebrato a Treviglio, nella Bergamasca.
L’udienza è stata rinviata, infine, al prossimo due febbraio, quando è previsto l’esame degli imputati e la discussione. Tra i 10 imputati compaiono “Fatima” Sergio e il marito Aldo Kobuzi, latitanti, che sono partiti dall’Italia per unirsi all’Isis in Siria, la sorella Marianna (ancora in carcere) e il padre, Sergio Sergio, che si trova ai domiciliari.
Le accuse contestate a vario titolo dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Paola Pirotta sono terrorismo internazionale, organizzazione del viaggio per finalità di terrorismo e favoreggiamento.
I coniugi Sergio, originari della Campania ma residenti da una decina di anni a Inzago, nell’hinterland di Milano, avevano intenzione di raggiungere Fatima in Siria assieme alla figlia Marianna, ma la loro partenza verso il Medio Oriente era stata bloccata dall’operazione condotta dalla Digos, che nel luglio scorso aveva portato al loro arresto.
A incastrarli le tante telefonate con la figlia, nelle quali Fatima quasi recitava sermoni sulla grandezza di Allah, promettendo ai genitori una casa con un grande giardino e un orto da coltivare ed esprimendo la necessità di combattere contro “i miscredenti”.
Oltre a Marianna e Sergio Sergio era stata arrestata la madre di Fatima, Assunta Buonfiglio, morta in ospedale lo scorso ottobre.

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