Violenza sulle donne. Contro il silenzio parte la campagna “Faro” del Modavi
Allarme violenza sulle donne. Il Modavi onlus si conferma in prima linea nella battaglia “contro il silenzio”, complice dell’escalation di un dramma che non conosce confini geografici. È partita in queste ore la campagna nazionale “Faro: Azioni di prevenzione e contrasto della violenza sulle donne”, realizzata dal Modavi in collaborazione con IdeAzione Ciao e finanziata dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
Sos violenza sulle donne
Il progetto è stato presentato a Montecitorio alla presenza di esponenti di diversi schieramenti politici tra i quali Walter Rizzetto (Gruppo Misto), Fabio Rampelli (FdI-An), Souad Sbai (Noi con Salvini), e rappresentanti del mondo no profit come Pietro Barbieri (Forum nazionale terzo settore), Maria Cristina Pisani (Forum nazionale giovani) e Riccardo Bertollini (IdeAzione Ciao). A coordinare i lavori è stata Maria Teresa Bellucci, presidente nazionale del Modavi Onlus, che ha acceso i riflettori sulle finalità e le modalità del progetto per dire basta alla violenza sulle donne.
Un faro per la prevenzione
L’iniziativa, che mira a realizzare una campagna di prevenzione nazionale che vede il coinvolgimento di 16 Regioni, 20 Province, 20 Istituti Scolastici e 21 associazioni associazioni impegnate sul territorio in collaborazione con gli enti locali, era stata preannunciata a novembre dal presidente del Modavi in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. «Rivolgo un pensiero particolare alle donne uccise o schiavizzate dall’Isis – ha detto Bellucci – in Siria oltre 15mila sono morte tra il 2011 e il 2014, mentre in Iraq, solo pochi giorni fa, sono stati rinvenuti i corpi di 80 donne della minoranza Yazide, in una fossa comune a Sinjar. Le donne, troppo speso, sono vittime di aggressioni drammatiche in ogni parte del mondo. Nella nostra Italia, secondo l’ultima analisi Eurispes, nel 2014 sono state uccise 152 donne, un numero certamente allarmante».
Il Modavi contro il silenzio
«Siamo convinti – ha spiegato ai giornalisti la promotrice della campagna Faro – che difendere la vittima di violenza sia un dovere di tutti, nessuno escluso, per poter assicurare la giusta protezione e porre le basi per il superamento della culturale del “silenzio” e della “vergogna”». «Purtroppo – ha detto ancora Bellucci – anche in Italia la violenza sulle donne rappresenta un’allarme sociale, sono circa 7 milioni le vittime di violenza fisica o sessuale secondo i dati Istat riferiti al 2014. Istituzioni, terzo settore e società civile possono cooperare insieme per ottenere un vero e profondo cambiamento culturale, perseguendo azioni di sostegno alle donne che tengano conto delle “Tre P” della Convenzione di Istanbul: Prevenzione dei reati, Protezione della vittima e certezza della Pena».