Berlusconi al “Bagaglino”: abbraccio con Pingitore, applausi alla satira di destra
Silvio Berlusconi a sorpresa al teatro, perché al Bagaglino sono si può dire di no. L’ex premier si è presentato poco dopo le 21, un attimo prima che si aprisse il sipario, al salone Margherita a Roma per vedere lo spettacolo “50 sfumature di Renzi” di Pierfrancesco Pingitore con Martufello e Pamela Prati. Lo si legge sul Messaggero.
Il saluto e l’ironia pungente di Pingitore al Bagaglino
Quando il Cav è entrato in sala dalla platea è partito un applauso. Caloroso il saluto di Pingitore, che ha accolto Berlusconi con un abbraccio al suo arrivo in teatro. La grande tradizione va in scena al Bagaglino e sempre in modo pungente. Del resto, è lo stesso Pingitore a non nascondersi mai, a dire quel che pensa senza compromessi e senza peli sulla lingua. Basti ricordare l’intervista a Libero in cui fotografò i politici, a partire da Monti, «quello c’ha lasciato in braghe di tela, peggio di come c’aveva trovato. Poi è arrivato Enrico Letta, il virgulto della nuova classe dirigente che si è formata nel crogiolo di un Pd alla deriva, e abbiamo visto la fine che ha fatto. Adesso c’è questa specie di boyscout d’assalto che è Renzi». La svolta? «Io non la vedo. Certo, anni fa al Bagaglino, la dialettica politica era alimentata da altri poli: Berlusconi, Bersani, Veltroni, Di Pietro. Oggi è cambiato tutto. L’atmosfera è molto più plumbea, sull’Italia è calata una cappa e la faccia della gente è il ritratto della delusione». E in un’intervista al Secolo d’Italia: «Penso che la satira non debba avere colori politici, tanto è vero che ho sempre dichiarato di fare una satira “anarchica” di destra. Ma siccome negli anni ho constatato che a sinistra c’era e c’è una satira militante e che un certo conformismo mentale induce ad esibire etichette in senso di sfida, allora sì, accetto la sfida ed esibisco ben voltentieri l’etichetta della satira di destra».