Carfagna: “FI viva, ma alle elezioni la destra sarà sotto un solo simbolo”

5 Gen 2016 8:53 - di Redazione

«Io ho letto sondaggi che ci danno ben sopra il 10, ma non è questo il tema. Fi esiste nel cuore degli elettori come intanto è l’entusiasmo intorno alla leadership di Silvio Berlusconi. Non è l’età che fa un leader. Lui lo è. E Fi è Silvio Berlusconi». Si sta pensando già a liste civiche per i Comuni e al listone unico con Lega e Fdi per le Politiche. «Io sono nata con Fi, sono visceralmente legata a un simbolo di cui dobbiamo essere fieri e a una storia che è la mia storia. Ma è arrivato il tempo di dare risposte agli italiani e essere pragmatici», spiega Mara Carfagna a “la Repubblica”.

Carfagna: “Forza Italia è sopra il 10%, ma serve unità a destra”

«Ci dev’essere una lista di centrodestra, un’offerta politica che necessariamente non conterrà né il simbolo di Fi, né della Lega o di Fdi. E allora, anziché arrovellarci sui simboli, preoccupiamoci della necessità di federare tutte le forze alternative a Renzi attorno a un progetto comune. Simbolo e sigla verranno dopo. È necessario agire subito, senza indugi, per non dare vantaggi ai partiti già riconosciuti dagli italiani». Intanto Berlusconi parla di rinnovamento, ha fatto cenno anche ai capigruppo. Basterà per uscire dall’angolo? «Questa storia dei capigruppo sta diventando noiosa. Pensare poi che tutto possa risolversi con avvicendamenti è riduttivo. Che ci sia bisogno di potenziare l’azione politica, coinvolgere maggiormente la classe dirigente nazionale e locale, i gruppi parlamentari, è innegabile. L’obiettivo non devono essere le nostre carriere personali ma la capacità di riallacciare il dialogo col nostro elettorato».

Forza Italia avrà un ruolo decisivo nell’includere, unire, moderare

Ma il listone unico per le politiche sarà in mano a Salvini? «Non è cosi. Con tutto il rispetto per i sondaggi, gli elettori fanno le loro scelte al momento del voto. Forza Italia avrà un ruolo decisivo nell’includere, unire, moderare». Non sarà Salvini il vostro leader e candidato premier? «Mi sembra prematuro parlarne ora. Andrà chiesto al momento opportuno al nostro popolo». Dunque farete le primarie? «Può essere uno strumento. Si sa che è la soluzione che preferisco, come si sa che in Fi non tutti la pensano come me. Le primarie che immagino io non sono quelle del Pd, ma una cosa seria, magari regolata per legge».

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