Gay, c’è la “black list” dei senatori Pd. Gli squadristi stavolta stanno a sinistra
“Contatta il tuo senatore malpancista, contrario alla stepchild”: l’invito compare sul sito Gay.it e precede la lista dei senatori del Pd, una trentina, contrari al ddl Cirinnà sulle unioni civili perché contiene la stepchild adoption, cioè la possibilità per la coppia gay di adottare il figlio avuto in precedenza da uno dei due. Una lista di proscrizione? Ebbene sì. Non diversa, in effetti, da quella che fu messa in rete nel settembre 2011, altra “black list” che conteneva i nomi di presunti gay non dichiarati, tutti politici di centrodestra, che però erano contrari a una legge sull’omofobia. Una bufala “cinica e violenta” la definì all’epoca Mara Carfagna, ministro delle Pari opportunità. La lista di Gay.it non è differente da quella del Registro italiano razzisti e omofobi, che segnalava personaggi e politici rei di difendere la famiglia. Sono liste che incoraggiano il “tiro al bersaglio” e, com la metti la metti, non è piacevole essere menzionati.
Oggi che il marchio d’infamia si abbatte sui senatori democratici si scopre che simili metodi sono incompatibili con la civiltà del dialogo e della tolleranza… Gay.it in ogni caso precisa che sarebbero 31 i senatori del Pd che voterebbero contro il ddl sulle unioni civili qualora l’articolo 5 sulla stepchild adoption passasse nonostante il loro voto contrario. Alessio De Giorgi, responsabile del sito, pubblica tutti i nomi dei senatori ‘incriminati’, precisando che i più accesi sostenitori di questa linea sarebbero Nicoletta Favero, Rosa Maria Di Giorgi e Stefano Lepri, e che gli altri si sarebbero “limitati” a paventare una supposta indisponibilità del presidente della Repubblica Mattarella a firmare la legge sulle unioni civili con la stepchild adoption. Un gruppo di senatori citati in un comunicato giudica come “inqualificabile metodo squadrista quello di esporre liste di proscrizione con tanto di foto segnaletiche. Normale che a pochi metri dal traguardo ci siano tentativi, come queste false notizie, di sabotare una legge così importante. Ma questi tentativi non avranno esito positivo perché il Pd è unito nel volere una buona legge sulle unioni civili”.