Grillo “dimissiona” il sindaco di Quarto. Il M5S scopre la questione morale
Non c’è Rosa senza spine. E per il sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, ex-icona della buona amministrazione grillina, è arrivato il momento della verità. Da giorni sulla graticola per le accuse “infamanti” (tanto più indegne di un movimento che promise di aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno) di contiguità con la camorra, il sindaco del Comune in provincia di Napoli (già sciolto due volte per infiltrazioni mafiose) è stato scaricato dal partito. Al termine di una giornata al cardiopalma, inaugurata dal verbo di Roberto Saviano che in un’intervista a Repubblica ha tuonato contro la questione morale grillina, l’ex comico si è deciso a scaricare la pulzella.
Grillo scarica il sindaco di Quarto
“La strada dell’onestà ha un prezzo – si legge nel blog dell’ex comico – il prezzo è dover essere, sempre, senza eccezione alcuna, al di sopra di ogni sospetto. Per farlo occorre marcare le differenze tra noi e chi ci ha governato finora in modo netto”. Insomma il Movimento è pronto a dare il buon esempio: “Noi dobbiamo garantire il M5S tutto e per questa ragione chiediamo con fermezza a Rosa Capuozzo di dimettersi e far tornare ad elezioni Quarto”. Il movimento grillino chiede il massimo dei sacrifici al suo sindaco non senza aver declamato, con la giusta dose di retorica, la propria superiorità morale al cospetto della casta. “Non ci siamo piegati, non si è piegata Rosa Capuozzo e lo dimostrano gli atti della Procura, che nella vicenda la considerano parte lesa. Ciononostante, è altrettanto naturale che quando una forza come il M5S cresce con tale rapidità questa possa divenire appetibile, anche per chi, come la mafia, negli ultimi 30 anni è stata abituata a stringere accordi e legami con il sistema partitico di centrodestra e centrosinistra…”.
La Capuozzo: valuterò le dimissioni
Come un soldato la Capuozzo si adegua e si dice pronta “valutare” la richiesta del Movimento (rigorosamente con l’iniziale maiuscola) di dimissioni. “Al momento non ho ancora deciso”, dice rispondendo ai giornalisti durante il flash mob in piazza Europa. Solo poche ore prima aveva giurato che non si sarebbe mossa di un millimetro dalla sua poltrona: «Devo essere chiarissima: non c’è nessuna intenzione di dimettermi. Ho il sostegno di tutto il Movimento, di tutti i cittadini di Quarto e le dimissioni non le ho prese in considerazione perché non ci sono i motivi». Per giorni e giorni il partito ha fatto quadrato intorno al sindaco rispedendo al mittente gli attacchi e le richieste di chiarimenti del Pd, Serracchiani in testa. Poi Grillo non è riuscito a tenere botta allo tsunami mediatico e ha scelto la strada più semplice per non perdere la faccia, anche sotto il pressing del nume tutelare della sinistra, lo scrittore Roberto Saviano, che non si è fatto pregare per schiaffeggiare i pentastellati e la loro presunta diversità dal Palazzo.
Il colpaccio di Saviano
“Il consiglio comunale di Quarto va sciolto per infiltrazione camorristica. Non importa quanti siano i voti portati dal consigliere espulso Giovanni De Robbio: quanto accaduto rischia di diventare un punto di non ritorno per il Movimento 5 Stelle – scrive Saviano su Repubblica scatenando le reazioni più emotive dei dirigenti pentastellati – il balletto sulle dimissioni del sindaco Rosa Capuozzo rischia di diventare una macchia indelebile, la sesta stella, la blackstar che offusca tutte le altre. Quarto è la storia di un cortocircuito. La prassi di raccogliere dossier sull’avversario ha finito per trovare una sinistra corrispondenza nei processi sui blog o in televisione”.