Isis, nuovo, orrendo proclama: «Attaccate cristiani ed ebrei in Nordafrica»
Dall’Isis arriva un nuovo, orrendo proclama. «È un dovere attaccare i cristiani e gli ebrei nel Maghreb islamico. In particolare l’Europa e i suoi cittadini, l’America e gli ebrei». È questo lo “slogan” della massiccia campagna di propaganda lanciata dall’Isis dopo l’attacco di al Qaida in Burkina Faso. L’Isis fa appello ai jihadisti del ramo nordafricano di al Qaida (Aqim) ad entrare nello Stato islamico. Lo riferisce il Site.
Oltre 60 jihadisti dell’Isis uccisi dagli aerei russi
Le cose per l’Isis vanno però sempre peggio sul piani militare. Oltre 60 jihadisti dell’Isis sono stati uccisi dai bombardamenti russi «sulle roccaforti dei terroristi nei pressi del villaggio di Bgelia, nella provincia di Dayr az Zor, dove i miliziani dello Stato islamico hanno massacrato circa 300 civili per intimidire la popolazione locale»: lo sostiene il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.
L’Isis in crisi economica
L’Isis è anche in crisi economica. Il gruppo jihadista ha infatti annunciato di aver dimezzato gli stipendi per i suoi combattenti dopo la riduzione dei proventi petroliferi causati dal danneggiamento dei pozzi nell’est della Siria e della distruzione di una filiale della Banca centrale dello Stato islamico nel nord dell’Iraq. La stampa britannica ha pubblicato un documento esclusivo proveniente dal direttorato delle finanze dell’Isis a Raqqa, roccaforte jihadista nel nord della Siria. Secondo il testo, datato Safar 1437 secondo il calendario islamico e corrispondente a novembre e dicembre 2015, si afferma «considerando la situazione eccezionale in cui si trova lo Stato islamico è stato deciso di ridurre della metà i salari pagati a tutti i combattenti». «È una decisione – prosegue il testo la cui autenticità è stata verificata da esperti di documentazione dell’Isis – che non prevede esenzione per nessuno, quale che sia la sua posizione».