Libia, formato il governo. Ministri “in equilibrio” tra Tripoli e Tobruk
«Mi congratulo con il popolo libico e il Consiglio presidenziale per la formazione del governo di accordo nazionale. Esorto l’HoR», il parlamento insediato a Tobruk, «a riunirsi prontamente e ad approvare il governo»: affida ad un tweet l’inviato speciale dell’Onu per la Libia, Martin Kobler, l’annuncio del governo di unità nazionale nell’ambito del processo mediato dall’Onu in Libia.
Libia, ora serve l’ok del Parlamento
È un «salto» in avanti ma ora «abbiamo davanti un duro lavoro»: ha dichiarato Martin Kobler, commentando la formazione del nuovo governo libico in un comunicato dell’Unsmil. La nota della Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia sottolinea che questo risultato è un «passo significativo nella ricerca di una fine delle divisioni politiche e del conflitto armato in Libia». Citando parole dell’inviato Onu, l’Unsmil scrive che «questa è una genuina opportunità per i libici di riunirsi per costruire il loro paese». La formazione dell’esecutivo, aggiunge Kobler, «è un importante balzo sul sentiero verso la pace e la stabilità in Libia. Abbiamo davanti un duro lavoro». Kobler, aggiunge la nota, sottolinea la necessità di muoversi immediatamente verso il prossimo passo che è l’avallo del Governo di accordo nazionale da parte della Camera dei rappresentanti (HoR), il parlamento: «Mi appello ai componenti dell’HoR e alla sua presidenza a porre gli interessi nazionali del paese al di sopra di ogni altra considerazione e di riunirsi prontamente per discutere e approvare il proposto gabinetto» ministeriale, ha dichiarato in conclusione del comunicato il mediatore Onu.
La lista dei ministri
Finalmente un esecutivo, ma il compito di superare la guerra tra fazioni rivali in atto nel Paese nordafricano, diviso tra due campi, uno islamista a Tripoli e uno filo-occidentale a Tobruk, è quantomai arduo. Per questo anche la scelta dei ministri ha tenuto conto di equilibri delicatissimi. Per il ministero degli esteri si è andati incontro a una scelta che, anche a livello di storia familiare, tiene in equilibrio gli interessi dell’est e dell’ovest del paese; per Difesa e Petrolio si è andati incontro a Tobruk, il dicastero dell’Interno è stato affidato a Tripoli. Sarebbero questo, secondo una valutazione a caldo di fonti di Tripoli favorevoli al premier designato Fayez al Sarraj, alcuni connotati del nuovo governo libico di cui è stato annunciata a Tunisi la lista dei ministri. La lista, pubblicata in un comunicato del Consiglio presidenziale e rilanciato da tweet dalla tv Libya Channel, indica per il ministero degli Affari esteri Marwan Abusrewil. Secondo la fonte, “proviene da una famiglia molto nota, divisa fra est e ovest”. Ministro della Difesa è stato nominato Al-Mehdi al-Barghathi, «dell’esercito libico, della zona di Bengasi, per accontentare» Tobruk che preme per avere il generale Khalifa Haftar in una posizione di rilievo. «Dovrebbe essere dell’est» anche Khalifa Abdessadeq, il ministro designato al Petrolio e gas, ha detto la fonte ricordando analoghe pressioni di Tobruk per avere influenza anche in questo settore fondamentale dell’economia libica. «Un ufficiale della polizia di Tripoli» è invece Al-Aref al-Khuja, designato per il ministero dell’Interno: «è laureato in criminologia, è un rivoluzionario» dell’insurrezione anti-Gheddafi del 2011, ha sostenuto al fonte sottolineando che si tratta di un esponente «senza condizionamenti ideologici».