Librandi “difende” pure la bestemmia in tv: nessuno osi toccare i vertici Rai
Ci toccava ascoltare pure la “difesa” e la giustificazione della bestemmia in diretta. Dopo le scuse in ritardo da parte della Rai per lo scadente e sboccato spettacolo dell’Anno che verrà in collegamento da Matera, ecco l’incredibile. Di fronte alle critiche feroci giunte da più parti per l’infelice serata e per gli omessi controlli degli sms mandati in diretta, ecco che Gianfranco Librandi di Scelta Civica difende con le unghie e coi denti quanto accaduto. Per carità, che non si tocchino i vertici Rai, non disturbiamo il manovratore. La bestemmia? Una svista… un errore umano, che sarà mai. Una difesa a dir poco spericolata.
Bestemmia, Librandi a Salvini: “Sei un ghigliottinaro”
Ecco allora che Librandi, mostrando sprezzo del ridicolo, comincia a menar fendenti per difendere l’operato dell’azienda di Viale mazzini. Contro Salvini, anzitutto, che aveva esternato subito dopo l’episodio, interpretatndo il pensiero della maggior parte degli italiani esterrefatti per la “caduta libera” di stile dell’Ammiraglia Rai in uno degli spettacoli più costosi dell’anno televisivo: «Raiuno festeggia il Capodanno con un minuto di anticipo, alla Fantozzi, e manda in onda una bestemmia fra gli sms degli spettatori. A scusarsi, e magari a dimettersi, non deve essere un passacarte o un funzionario, ma chi è pagato per fare il dirigente». Certo, si pagano fior di quattrini per gli ospiti della serata di Capodanno e poi si sottovaluta il controllo del flusso dei messaggi? Eppure Librandi pur di difendere d’ufficio l’azienda, non teme il ridicolo e insulta il leader leghista: «Salvini vuole la testa del dirigente Rai che ha la responsabilità della bestemmia ieri durante lo spettacolo di fine anno. Si comporta come un ghigliottinaro. Chissà se fosse Lui primo Ministro: pena di morte modello Nord Corea. Mi sembra abbastanza chiaro che si è trattato di una svista, per questo credo che il perdono sia il sentimento più auspicabile».
Librandi: in Rai solo una svista…
Svista? Perdono? Ma a chi la vuole dare a bere? Gli spettatori a giudicare dalle reazioni della rete sono ancora furibondi, l’associazione di telespettatori cattolici dell’ Aiart paventa scenari anche più gravi ( «Con la logica di mancato controllo che la Rai ha adottato sarebbe potuto passare anche un messaggio di incitamento all’Isis») e la Lega annuncia addirittura un’interrogazione parlamentare anche per sapere «quanto sia costata a tutti gli italiani questo squallido spettacolo». Insomma, non è proprio un peccato veniale, come Librandi e Sc vorrebbero far credere. Ma per difendere la Rai dell’era Renzi si passa sopra a tutto, evidentemente anche alle bestemmie.