Persino la scienza nel mirino dei Pm. Sotto inchiesta i ricercatori anti-Xylella

11 Gen 2016 15:30 - di Corrado Vitale

In Italia stanno tornando i tempi del processo alla scienza. Ma oggi gli inquisitori non sono i giudici del Sant’Uffizio bensì i Pm delle Procure. Accade in Puglia. Ed è sconcertante. I Pm di Lecce hanno messo sotto inchiesta i vertici delle istituzioni scientifiche e sanitarie che si occupano di combattere l’emergenza Xylella fastidiosa, il batterio-kiler che colpisce le piante di ulivo e che sta mettendo in ginocchio un settore strategico dell’agricoltura nazionale. Questi i reati contestati, come leggiamo da la Repubblica di Bari : «Diffusione colposa della malattia delle piante, violazione dolosa e colposa delle disposizioni in materia ambientale, falso materiale e ideologico commesso da pubblico ufficiale, getto pericoloso di cose, distruzione di bellezze naturali».

«Accuse che hanno dell’incredibile», commenta Paolo Mieli, che ha denunciato sul Corriere della Sera il «nuovo processo italiano alla scienza», come scrivono sconcertati anche Nature e il Washington Post. «In parole povere, – osserva sempre Mieli – i ricercatori avrebbero deliberatamente cospirato per abbattere i vecchi ulivi e soppiantarli con piante nuove». Uno degli interventi del Cnr di Bari e di altre autorità  regionali, compreso il commissario straordinario Ant-Xylella (Giuseppe Silletti),  era infatti stato quello di disporre il taglio di piante infette (o in pericolo di infezione) al fine di creare un «cordone sanitario» per preservare le piantagioni sane e disattivare il batterio killer. I Pm hanno invece disposto il sequestro delle piante destinate al taglio. Il tutto per la gioia degli ecologisti pugliesi orfani di Nichi Vendola. Qualche mese fa, gli ambientalisti più esagitati avevano infatti protestato contro il taglio delle prime piantagioni, ancorché malate. La “rivolta” era stata poi cavalcata dai grillini  (compaiono sempre loro a fomentare le  battaglie più oscurantiste). Ed è probabile che  proprio qui, in questo circuito di ideologismo e complottismo, e si sia creato il clima che ha portato all’inchiesta dei Pm.

Particolare non irrilevante: la Ue ha raccomandato all’Italia il massimo sforzo per fronteggiare l’emergenza Xylella e considera insufficiente il numero di piantagioni malate fino ad oggi tagliate. Il nostro Paese rischia una pesante sanzione economica. Chi pagherà per i danni che potranno essere arrecati all’Italia da questa incredibile e surreale vicenda giudiziaria?

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