Schengen addio? L’ipotesi al vaglio dell’Ue. L’Italia rischia l’invasione

22 Gen 2016 12:57 - di Redazione

Schengen addio? Si fa sempre più  concreta la possibilità di sospendere lo storico trattato che garantisce la libera circolazione dei cittadini tra i paesi dell’Ue. Un’ipotesi giudicata da molti drammatica per fare fronte – è il ragionamento del governo tedesco – all’emergenza immigrazione ed evitare le soluzioni fai da te.

Schengen, l’Ue verso la sospensione

Lo ha fatto capire il ministro degli Interni tedesco, Thomas de Maiziere, dichiarando di voler prolungare a tempo indeterminato i controlli sui profughi alle frontiere introdotti dalla Germania e vicini alla scadenza. La Commissione europea non si è ancora pronunciata (il presidente Claude Juncker è alle prese con il finanziamento di tre miliardi al governo turco per contenere l’esodo dei siriani). In caso di «minaccia sistemica e persistente» alle frontiere esterne di Schengen, la Commissione Ue può proporre al Consiglio l’attivazione dell’articolo 26 del codice, che prevede la possibilità di introdurre controlli alle frontiere interne fino a due anni.  A dicembre Bruxelles non aveva escluso la possibilità di farvi ricorso in futuro e secondo fonti Ue la questione si riproporrà al summit di febbraio.

Schauble: Europa in pericolo

«Se il sistema Schengen viene distrutto, l’Europa è drammaticamente in pericolo, dal punto di vista politico ed economico», ha commentato il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble, allo Spiegel online. «Schengen è molto messo in dubbio e per noi è veramente triste, la libera circolazione era il grande sogno europeo. È giusto essere attenti contro il terrorismo ma non è che sospendendo Schengen si bloccano i terroristi: alcuni terroristi di Parigi sono cresciuti nelle nostre città».

Renzi: troppa paura

Da un eventuale stop al Trattato di Schengen l’Italia, per la sua posizione geografica di ponte nel Mediterraneo, avrebbe ripercussioni drammatiche: rischierebbe un’autentica invasione via mare. La prima reazione di Matteo Renzi, dai microfoni di Porta a porta, è stata piuttosto naif confinata al rammarico romantico di non poter più attraversare l’Europa in macchina senza dover presentare i documenti alle frontiere. «C’è paura e mancanza di visione nella chiusura di Schengen che mette a rischio il progetto europeo», ha detto poi intervistato da Rtl. Federica Mogherini, invece, si è concentrata sui costi «impressionanti di uno stop al trattato di Schengen, che metterebbe fine alla libera circolazione di cittadini e merci in Europa, tanto più in quanto l’Europa è in una difficile fase di ripresa economica». Sempre sul fronte allarme immigrazione il presidente Usa Barack Obama ha avuto un colloquio telefonico con Angela Merkel e si fa sempre più concreta l’ipotesi di un  vertice all’Onu entro fine anno.

 

 

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