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Storace si candida a Roma: non c’era uno di destra, ora ci sono io…

Storace si candida a Roma: non c’era uno di destra, ora ci sono io…

Home livello 2 - di Redazione - 31 Gennaio 2016 - AGGIORNATO 1 Febbraio 2016 alle 09:12

Francesco Storace si candida a sindaco di Roma e sarà la sua ultima battaglia. Lo ha spiegato il leader della Destra alla convention “proposta per Roma” all’Auditorium Salesianum, lanciando anche una raccolta firme per le primarie del centrodestra nella Capitale affinché il nome del candidato sindaco venga dal basso: “Mi candido per dedicarmi esclusivamente alla città: non se ne può più di sindaci che pensano alla politica nazionale – ha detto –  se sarò sindaco, la mia vita politica si chiuderà col Campidoglio”. Quindi, ha osservato che il primo compito del futuro sindaco di Roma sarà  “fare pace con i dipendenti e con i vigili urbani” perché bisogna smetterla di “litigare tra le mura di casa”. Inoltre, per fare pulizia in Campidoglio ed evitare altre inchieste come Mafia capitale, Storace propone una black list di imprese e persone da tenere a distanza: “La sensazione è che, sotto mentite spoglie, a lavorare con il Comune di Roma siano sempre gli stessi personaggi. Quindi voglio fare un censimento e una black list di persone e imprese che non devono più lavorare con il Comune di Roma”.

Poi ha spiegato le ragioni della sua discesa in campo: per la mancanza di una candidatura di destra a Roma. “Io sono un uomo di destra, e magari fosse in campo una candidatura di destra, a partire da Giorgia Meloni. Ho deciso di scendere in campo nel momento in cui c’è stata un’esitazione”.  “Hanno detto tutti ‘è difficile fare una campagna elettorale in gravidanza’ – ha aggiunto riferendosi a Meloni, la leader di Fratelli d’Italia che ha annunciato di essere incinta -: se la vuole fare lavoreremo il doppio, lo voglio dire con grande lealtà e franchezza. Ma al momento mi sembra siano tre i nomi in lista (per il centrodestra, ndr): io, Marchini e Bertolaso“.

Ad ascoltare Storace anche gli ex assessori della Giunta Alemanno Sergio Marchi e Fabio De Lillo, gli ex consiglieri comunali Alessandro Cochi e Giorgio Ciardi, alcuni consiglieri regionali, Assunta Almirante, la moglie e il figlio di Teodoro Bontempo.

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31 Gennaio 2016 - AGGIORNATO 1 Febbraio 2016 alle 09:12