Strage a Istanbul, kamikaze siriano in azione tra i turisti: nove tedeschi morti
Nuovo attentato kamikaze a Istanbul: un siriano di 28 anni si è fatto saltare nel centro storico della città turca. Un’esplosione che i testimoni hanno descritto come “mostruosa”. I terroristi hanno colpito dove potevano fare più vittime: la zona di Sultanahmet, il cuore dell’antica Costantinopoli, che ospita le maggiori attrazioni turistiche della città come la nota Moschea Blu e il Topkapi Palace. È stata una strage. Il bilancio dell’esplonsione è stato di dieci morti e quindici feriti. Tra le vittime, secondo i media nazionali rilanciati dalla Bild, ci sarebbero nove tedeschi. A Istanbul è stato colpito “un gruppo di turisti tedeschi”, ha detto Angela Merkel a Berlino, in una conferenza stampa con il premier algerino. «Non abbiamo ancora tutte le informazioni su artefici e vittime – ha aggiunto – ma siamo in grande ansia che ci possano essere e che ci saranno vittime e feriti tedeschi». In Italia l’Unità di crisi della Farnesina si è immediatamente attivata per verificare l’eventuale presenza di vittime o feriti italiani nell’esplosione.
Strage a Istanbul, il kamikaze è un siriano
I media hanno subito parlato di un attentato terroristico eseguito da un kamikaze legato all’Isis. Una notizia confermata prima dal presidente turco Recep Tayyp Erdogan, che ha parlato di un attentatore suicida legato alla Siria, e poi illustrata con maggior dettagli dal suo vice: il kamikaze era un siriano di 28 anni. Già lo scorso ottobre la Turchia era stata colpita dagli attacchi dell’Isis: due esplosioni provocate da kamikaze ad Ankara avevano ucciso oltre cento persone e a luglio oltre trenta persone erano state uccise vicino al confine con la Siria.
Le reazioni internazionali
Immediate le reazioni internazionali. «È una guerra», ha detto il premier francese, Manuel Valls. Il capo del governo di Parigi ha quindi espresso le sue «condoglianze per le vittime, i loro cari, e la Turchia. Sono minacce che conosciamo». Tutti i Paesi «che vengono colpiti dal terrorismo devono essere solidali e creare tutti i mezzi indispensabili per lottare contro la minaccia terroristica». Parole di condanna e di cordoglio sono arrivate dalle istituzioni Ue. «Ue e Turchia sono unite contro tutte le forme di terrorismo», hanno scritto in un messaggio congiunto l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini e il commissario all’Allargamento Johannes Hahn. La lotta al terrorismo è «una priorità e dobbiamo accrescere i nostri sforzi» per combatterla. Anche il presidente del consiglio Ue Donald Tusk su Twitter ha condannato «il brutale attacco terroristico». Mentre il ministero degli Esteri tedesco ha immediatamente aggiornato il suo sito Internet, mettendo in guardia i turisti tedeschi sul posto: a chi si trova a Istanbul viene «fortemente consigliato di evitare gli assembramenti sulle pubbliche piazze, di evitare temporaneamente le attrazioni turistiche» e di «tenersi informati sulla situazione». Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, dal canto suo, ha condannato “con forza” l’attacco terroristico: «Non ci può essere giustificazione per tali attacchi. Tutti gli alleati della Nato sono uniti nella lotta contro tutte le forme di terrorismo».