Bertolaso candidato a Roma: centrodestra unito, ma c’è chi dice no
Sul nome di Guido Bertolaso, scelto come candidato sindaco di Roma, il centrodestra ha ritrovato tutta la sua unità e la sua compattezza. La coesione della coalizione è visibile: l’accordo ha sbloccato lo stallo delle comunali romane e, soprattutto, l’ex capo della Protezione civile è considerato da tutti gli alleati l’uomo giusto capace di risollevare Roma dal baratro in cui è caduta dopo l’esperienza Marino.
Bertolaso e il plauso di Salvini
La conferma, dopo le dichiarazioni di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni (che sarà capolista di Fratelli d’Italia), è arrivata anche da Matteo Salvini: «Mai avuto problemi su Bertolaso. Anzi: mai avuto problemi su nessuno – ha detto al Corriere della Sera il leader della Lega Nord – Se ha risolto i suoi problemi familiari, ne sono felice». Quanto alle vicende giudiziarie che coinvolgono Bertolaso (appalti del G8 della Maddalena e i Grandi rischi bis), già Berlusconi aveva affermato che «non saranno un ostacolo per lui e nemmeno per me che lo sosterrò nella campagna elettorale. Saranno un punto di forza». Posizione confermata da Salvini: «A Roma tutti mi dicono che non esiste il problema, che l’inchiesta non porterà a nulla e che nasce soltanto dal ruolo svolto. Io, mi fido».
Elezioni a Roma, Bertolaso e le reazioni del centrodestra
L’aspetto su cui si concentra l’attenzione del mondo politico di centrodestra è quello della ritrovata unità. «Confermare l’unità del centrodestra romano attorno a una figura prestigiosa come quella di Bertolaso – ha sottolineato la parlamentare azzurra Renata Polverini – è un capolavoro che solo Berlusconi poteva fare, ma soprattutto è la conferma che a Roma, come a Milano, siamo in grado di offrire all’elettorato moderato la svolta che attendeva per il buon governo delle città più importanti d’Italia». Per Deborah Bergamini, responsabile Comunicazione di Forza Italia, «con Parisi a Milano e Bertolaso a Roma, abbiamo scelto ottimi candidati in grado di vincere, rilanciare il centrodestra e dare nuovo impulso alle nostre città dopo le infauste amministrazioni di sinistra».
Le voci critiche
Ma parafrasando una canzone di Vasco Rossi “C’è chi dice no”. Una voce critica fuori dal coro è quella di Francesco Storace che sul Giornale d’Italia ha criticato la scelta di puntare su Bertolaso: «Berlusconi sta sbagliando tutto, e glielo dico al posto dei cortigiani che lo adulano con sorrisi sempre più falsi al suo passaggio. A Roma Forza Italia precipiterà e se conquisterà due seggi in Campidoglio sarà grasso che cola, a causa delle scelte scellerate che caratterizzeranno la posizione assunta per le comunali…». Il leader della Destra prosegue: «Dopo i rumors arriva la decisione su Bertolaso, che Berlusconi abbraccia nonostante tutti i sondaggi lo diano soccombente. Tra i candidati graditi dagli elettori di centrodestra, dopo di me, in seconda posizione c’è Alfio Marchini e non l’ex capo della Protezione civile, un tempo uomo di Rutelli e oggi del Cavaliere». Critico anche Maurizio Bianconi dei Conservatori e Riformisti: «A Milano si è lasciato campo libero al city manager meno famoso contro quello col vento in poppa e la benedizione dei Nazareni. A Roma si è scelto invece chi fra procedimenti in corso o archiviati conferma l’immagine di una parte politica con le mani in pasta».