Il centrodestra prova a sciogliere il nodo Roma. Salvini vedrà Berlusconi
Il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, in un editoriale l’ha definito il «suicidio perfetto». Ed effettivamente, per quanti scongiuri si possano fare, la sorte del centrodestra romano sembra essere segnata. E se ancora «sembra» è solo perché il tempo per ritrovare la perduta armonia c’è ancora. Lo si capisce anche dalle parole pronunciate in queste ore da Matteo Salvini che, dopo aver annunciato una consultazione con i cittadini romani per l’indicazione del candidato sindaco, fa sapere di avere in agenda un incontro con Berlusconi per la prossima settimana. «Le Comunali sono già tutte praticamente chiuse, siamo presenti anche al centro e al sud. C’è il nodo Roma, ovviamente, lo scioglieremo», ha fatto sapere il segretario della Lega. Amen.
Ma Storace: «Bertolaso ritirerà la candidatura»
La dichiarazione di Salvini, tuttavia, non menziona Giorgia Meloni. Ci sarà anche lei all’incontro? La leader di FdI-An si era detta «allibita» dal modo con cui proprio Salvini aveva di fatto scaricato Guido Bertolaso dopo esserne stato uno dei garanti con la stessa Meloni e Berlusconi. Una cosa è certa: nessuna decisione Lega Nord e Forza Italia potranno prendere su Roma senza il benestare dei Fratelli d’Italia. Chi invece non ha dubbi sul fatto che l’ex-capo della Protezione civile sarà alla fine costretto ad abbandonare il campo è Francesco Storace, anch’egli candidato a sindaco della Capitale. In un’intervista al Messaggero, l’ex-governatore del Lazio si dice certo che Bertolaso alla fine si ritirerà. I partiti che lo sostengono – spiega – «non troveranno un altro e convergeranno su me o su Marchini. Ho un’autostrada davanti» perché «l’unico candidato di centrodestra sono io, gli altri non lo sono, con tutto il rispetto per Marchini».
E Fitto incalza: «Primarie del centrodestra il 13 marzo»
Nelle convulsioni che agitano il centrodestra s’inserisce, «per sbloccare la situazione», Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti (CoR) e sostenitore di Marchini . A giudizio dell’ex-forzista, l’unico modo per riuscirvi è quello delle primarie, per le quali suggerisce anche una data, quella del 13 marzo, una settimana dopo quelle del Pd. Solo così – argomenta Fitto – «si può scegliere un candidato unico alternativo a Pd e Cinquestelle».