
Ex-radiotelegrafista SS di 92 anni sarà processata dal Tribunale per i minori
Esteri - di Paolo Lami - 4 Febbraio 2016 alle 19:26
Una ex-radiotelegrafista delle Schutz-Staffeln, le SS, accusata di concorso nello sterminio di 260.000 ebrei ad Auschwitz, subirà con molte probabilità il processo davanti al Tribunale di Kiel, nel nord della Germania.
Una perizia medica effettuata sulla donna, che oggi ha 92 anni, non ha infatti escluso, in generale, la sua capacità di agire.
La notizia è stata confermata all’agenzia di stampa Dpa dall’avvocato Stefan Lode. L’esito della perizia renderebbe possibile un dibattimento con alcune limitazioni. Secondo informazioni raccolte dalla Welt, la donna sarebbe in grado di reggere un’ora di udienza al giorno, due o tre volte alla settimana.
Una portavoce del Tribunale di Kiel ha detto che la camera competente sta valutando la perizia e deciderà se e quando avviare il processo.
La donna era stata impiegata come radiotelegrafista presso l’ufficio di comando del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz dall’aprile al luglio 1944, ed è accusata di aver aiutato in maniera sistematica nell’uccisione degli ebrei deportati nel campo.
La Procura generale dello Schleswig-Holstein aveva sporto denuncia contro la donna lo scorso settembre.
Dal momento che, tuttavia, all’epoca dei fatti la donna era una ragazzina adolescente di vent’anni, ora, a 92 anni, sarà giudicata dal settore giovanile della Corte di Kiel che, nel caso la ritenesse responsabile, dei delitti di cui è accusata la potrebbe condannare, ai sensi del diritto penale minorile, da un massimo di dieci anni di reclusione ad un minimo di tre anni di carcere.
Sulla spinta degli ebrei che continuano a pretendere processi contro persone oramai ultranovantenni, la Germania sta processando uno dopo l’altro decine di anziani ai quali vengono addebitati reati in relazione ai campi di concentramento a distanza di oltre settant’anni dai fatti. Un accanimento incredibile contro persone che, spesso, non hanno alcuna colpa, su cui non vi sono prove e che, in molti casi, hanno semplicemente obbedito agli ordini, com’era obbligatorio in tempo di guerra per qualsiasi esercito.
Uno dei casi più eclatanti è quello del 94enne Oskar Gröning, trascinato in Tribunale con l’accusa di aver contribuito ad ammazzare migliaia di ebrei e condannato a 4 anni di carcere. Ma sono in molti a chiedere la revisione del processo. In Neubrandenburg, a 95 anni, un ex-medico delle SS, Hubert Zafke dovrebbe rispondere di quasi 4.000 casi di omicidio. La Corte di Detmold District vuole, invece, processare un 94enne, Reinhold Hanning, accusato di essere stato una guardia presso il campo di concentramento di Auschwitz più di 70 anni fa.
di Paolo Lami