Il Papa su Trump: «Non è un cristiano». E lui: «Francesco fa politica»
«Una persona che pensa di fare i muri, chiunque sia, e non fare ponti, non è cristiano. Questo non è nel Vangelo». Così Papa Francesco, sul volo di ritorno dal Messico a una domanda sulle affermazioni del candidato Usa Donald Trump di voler costruire 2500 km di muro lungo la frontiera e deportare 10 mln di immigrati. I cattolici americani devono votarlo? «Non mi immischio: solo dico, questo uomo non è cristiano, se dice queste cose. Bisogna vedere se ha detto così oppure no. Su questo do il beneficio del dubbio». A proposito del fatto che Trump in un’intervista lo ha definito un uomo politico e forse una pedina del governo messicano sulla politica dell’immigrazione, Bergoglio ha quindi risposto: «Grazie a Dio che ha detto che sono un politico, perché Aristotele definisce la persona umana come animal politicus, quindi sono una persona umana».
Trump: «Stanno usando il Papa come una pedina politica»
Trump, appena informato della critica di Bergoglio, ha subito ribadito la sua critica: «Il Papa? È un personaggio molto politico». E poi ha aggiunto: «Stanno usando il Papa come una pedina, e dovrebbero vergognarsi di farlo». Il caso sta facendo il giro del mondo. «Per un leader religioso – incalza Trump – mettere in dubbio la fede di una persona è vergognoso. Io sono orgoglioso di essere cristiano e come presidente non permetterò alla cristianità di essere continuamente attaccata e indebolita, proprio come sta avvenendo adesso, con l’attuale presidente». Il candidato repubblicano si propone anche come una sorta di difensore della cristianità: «Tutti sanno che l’obiettivo ultimo dell’Isis è attaccare il Vaticano. E il Papa dovrebbe pregare che Donald Trump diventi presidente, perché così questo non accadrà».
Jeb Bush: «Lo scontro con il Papa la dice lunga su Trump»
Questo scontro tra il Papa e Trump fa anche irruzione nella campagna per le primarie repubblicane in Usa. «Quello che è successo la dice lunga su come Donald Trump possa fare il presidente. Non è adatto a ricoprire il ruolo di Commander in Chief»: così Jeb Bush commenta lo scontro tra Papa Francesco e il tycoon newyorchese candidato alla Casa Bianca. Bush ha comunque aggiunto di sostenere i muri per fermare l’immigrazione illegale «lì dove questo è appropriato» e nell’ambito di una riforma più complessiva.
Unioni civili, «il Papa non si immischia nella politica»
Il paradosso è che questa accusa di Trump viene proprio nel giorno in cui Bergoglio cerca di non alimentare il conflitto politico sul tema delle unioni civili. «Io non so come stanno le cose nel Parlamento italiano. Il Papa non si immischia nella politica italiana». Così Bergoglio risponde a una domanda sul ddl Cirinnà: «Nella prima riunione che io ho avuto con i vescovi nel maggio del ’13 una delle cose che ho detto: col governo arrangiatevi voi. Perché il Papa è per tutti e non può mettersi in politica, concreta interna di un paese. Questo non è il ruolo del Papa. E quello che penso io è quello che pensa la Chiesa e han detto in tanti perché questo non è il primo Paese che fa questa esperienza, ce ne sono tanti». Rispondendo poi a una seconda domanda sullo stesso tema, il Papa ha detto di non ricordare bene il documento vaticano del 2003 in cui si dice tra l’altro che i parlamentari cattolici non devono votare questo tipo di leggi.«Ma il parlamentare cattolico – ha sottolineato – deve votare secondo la sua coscienza ben formata, questo direi soltanto. Credo che sia sufficiente, dico ben formata».
Il Papà non dovrebbe giudicare!!