L’Austria chiude le porte ai migranti. Tensione in Italia: così restano tutti qui
La notizia che l’Austria farà a breve controlli per limitare il flusso dei migranti su dodici valichi del confine meridionale con l’Italia ha provocato allarme e preoccupazione, soprattutto, a Roma e nella Ue. Gli accertamenti, che dovrebbero prendere il via ad aprile quando si prevede un nuovo picco dei flussi, saranno effettuati su treni, bus e auto. E non si esclude la possibilità di “recinzioni”. Già nelle settimane scorse l’Austria aveva stabilito un tetto massimo di 37.500 ingressi di richiedenti asilo per il 2016. Un limite che per il ministro degli Esteri Sebastian Kurz potrebbe essere raggiunto già a marzo.
Austria, l’ambasciatore Pollitzer: «Al momento non cambia nulla»
L’ambasciatore d’Austria in Italia, René Pollitzer, entrando più nel dettaglio ha spiegato che la decisione riguarda «il confine del Tirolo ma anche della Carinzia, della Stiria e addirittura del Burgenland, perché grazie a esperienze che abbiamo fatto nella zona orientale del Paese, dove in passato è avvenuto un ingresso non controllato e ordinato, vogliamo adesso garantire per il futuro, qualora ci dovesse essere uno spostamento dei flussi migratori, la programmazione delle misure da prendere al fine di un un ingresso ordinato dei profughi e la loro registrazione». Nel corso di un’audizione al Comitato Schengen, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla gestione del fenomeno migratorio nell’area europea, l’ambasciatore ha poi cercato di rassicurare l’Ue precisando che «quello che si sta facendo è solo programmare, pianificare in modo preventivo quello che si potrebbe fare qualora ci fosse uno spostamento dei flussi migratori, però attualmente, visto che questi spostamenti non ci sono, non cambierà niente nella gestione dei confini, soprattutto al Brennero che anche per l’Austria ha un’importanza particolare».
Le reazioni e l’allarme
Ma le intenzioni dell’Austria creano allarme. «Pochi giorni fa baci e abbracci con cancelliere austriaco Werner Faymann in visita a Roma, e ora ci chiude i cancelli in faccia», ha scritto su Twitter Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, taggando Matteo Renzi. «Emerge intenzione di trasformare Italia in un lazzaretto dove ammassare i profughi senza alcun rispetto dei patti europei», ha aggiunto Brunetta in un successivo tweet. Critico anche l’ex governatore altoatesino Luis Durnwalder: «La reintroduzione dei controlli di frontiera al Brennero sono una sconfitta dell’Ue. È stato uno dei momenti più importanti di tutta la mia carriera politica quando, nel ’98, assieme al mio omologo Wendelin Weingartner ho rimosso simbolicamente la sbarra di confine con l’entrata in vigore di Schengen». Durnwalder ha accusato l’Austria di aver informato Bolzano troppo tardi. La reintroduzione dei controlli al Brennero «rende nuovamente visibile la separazione del Tirolo».