L’Isis si rafforza e arruola anche medici, ingegneri e informatici

16 Feb 2016 15:27 - di Gabriele Alberti

Tra le reclute dell’Isis non ci sono solo combattenti, ma anche numerosi medici, ingegneri, esperti informatici e della comunicazione provenienti dal Maghreb ma anche dalla Francia e da altri Paesi occidentali. L’appello ad unirsi al Califfato per questi professionisti viaggia attraverso la propaganda dei magazine Dabiq e Dar-al-Islam, diffusi su Internet, e attraverso video mirati sui social network, come quello di qualche mese fa il cui protagonista è un giovane dottore australiano partito per unirsi alla jihad nell’aprile scorso. L’obiettivo dell’Isis è di tentare di rimediare alla “fuga di cervelli”, in particolare in campo medico e tecnologico, da Siria e Iraq provocata dalla guerra. Tra questi specialisti a servizio del califfato, secondo quanto racconta a France Intern la documentarista Haya Al-Ali, ci sono anche molte donne, che «hanno diplomi di alto livello, dottorati, master, e occupano posti di alto livello nell’amministrazione», oppure «forniscono le loro competenze nel giornalismo, nella comunicazione, nella propaganda e nella gestione dei social network». Su questo “arruolamento di cervelli” però, sottolinea Le Figaro, mancano informazioni ufficiali da parte degli esperti e dei governi, incluso quello francese. «Non bisogna dimenticare che la Francia è in una lotta di contro-propaganda – commenta l’islamologo Mathieu Guidère al giornale – il governo conosce perfettamente questi profili ma preferisce mostrare che l’Isis attira dei giovani sbandati, senza bagaglio intellettuale, e non dei laureati».

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