Marine Le Pen rompe il silenzio: «Una svolta per evitare il trappolone»
Niente va lasciato al caso, bisogna conquistare altri elettori, quelli che fanno la differenza. Marine Le Pen, dopo un periodo di riflessione e di silenzio, torna con forza in campo e studia una nuova stretegia. I voti ci sono, i consensi crescono ma dietro l’angolo continua a nascondersi il trappolone, l’incestuosa unione tra i socialisti e il partito di Sarkozy, che al ballottaggio si uniscono pur di non far vincere il Front National.
Marine Le Pen e la “parete invisibile”
L’hanno già chiamata la “sindrome del soffitto di vetro”: cresci, aumenti le preferenze, sei il partito più votato, ma quando vai alla fase finale sbatti sempre contro una parete invisibile. Alle ultime regionali di inizio dicembre Marine Le Pen ha fatto il pieno di voti al primo turno, ha portato il Front National a diventare il primo partito di Francia con il 27,73% dei consensi. Poi il ballottaggio, stessa storia di sempre. Fra poco più di un anno si vota per l’Eliseo, Marine Le Pen ha più volte proclamato di puntare alla presidenza e il dibattito su una Francia guidata dal Fn è sembrato prendere piede. E lo stato maggiore del partito ha deciso di riunirsi a Etiolles, nella banlieue di Parigi, per capire come si possano conquistare quasi 7 milioni di voti e tornare a casa con la vittoria. Nell’incontro al vertice, il programma economico del partito con il quale si punta ad attirare gli elettori scontenti dalla destra dei Républicains. Sul tema della sicurezza, invece, avanti tutta con le idee di sempre, quelle che hanno fatto spiccare il volo dopo gli errori madornali degli avversari, in particolare di Hollande.