San Valentino è esistito? All’inizio i Valentini erano addirittura due…
San Valentino festa solo commerciale? Non proprio, perché San Valentino esiste (le sue reliquie sono venerate a Terni) e anzi all’inizio i Valentini erano addirittura due. Uno, quello sepolto a Terni, (di cui dà testimonianza una passio dell’VIII secolo circa) era un guaritore ucciso per ordine del prefetto Placido perché si rifiutava di sacrificare agli dèi. La sua festa cadeva secondo il Martirologio romano, appunto il 14 febbraio. L’altro Valentino fu decapitato invece nel secolo III per ordine dell’imperatore Claudio ed era il benefattore che aveva dato inizio alla costruzione di una basilica sulla via Flaminia. Nella leggenda, come spiega nei suoi studi Alfredo Cattabiani, i due personaggi si fondono. Fu Jacopo da Varagine a tramandarne la storia: Valentino, venerabile sacerdote, fu convocato dall’imperatore per parlare di questioni di fede. Colpito dalla sua sapienza, Claudio affidò Valentino a un nobile che aveva una figlia cieca. Grazie alle preghiere di Valentino la ragazza recuperò la vista. Il miracolo favorì parecchie conversioni irritando l’imperatore che ordinò la decapitazione di Valentino (280 d.C. circa).
Ma quando Valentino diviene il santo degli innamorati? Molto, molto dopo. Spiega Cattabiani che a metà del ‘400 la Confraternita della SS. Annunziata che doveva procurare la dote alle fanciulle povere stabilì la prima cerimonia di donazione proprio il giorno 14 febbraio, festa di San Valentino, il quale a sua insaputa divenne il patrono dei fidanzati… “La festa – scrive ancora Cattabiani – è poi emigrata in Inghilterra e di là in America da dove è tornata a noi trasformata in una laica ricorrenza dove non ci si accontenta di scambiarsi bilgiettini affettuosi ma quasi è d’obbligo il regalo costoso…”. Una festa del consumo, sì, ma all’ombra di ben due Valentini.