A Sanremo trionfano gli Stadio. Vince la famiglia senza nastri arcobaleno
Un giorno mi dirai, con una ballata acustica dai toni rock, gli Stadio vincono la 66esima edizione del Festival di Sanremo. La storica band bolognese è riuscita a mettere d’accordo tutti aggiudicandosi anche il premio “Giancarlo Bigazzi” e quello della sala stampa “Lucio Dalla”. Abituali frequentatori della kermesse sanremese, ma sempre arrivati nelle retrovie, gli Stadio ribaltano tutte le previsioni rompendo la tradizione recente che ha visto vincere i giovani sfornati dalle scuderie dei talent show.
Il trionfo degli Stadio
” Mai e poi mai avremmo pensato di vincere il Festival di Sanremo” sono le prime parole del leader e vocalist del gruppo, Gaetano Curreri, occhi lucidi e voce più rauca del solito. “Non mi sembra vero. Questo teatro l’ho amato e odiato”, ha detto pensando agli ultimi posti incassati sul palco dell’Ariston dopo una vita trascorsa a dimostrare “che non eravamo quelli a cui Dalla faceva fare i dischi”.
Sul podio la famiglia “normale”
“Un giorno ti dirò che ho rinunciato alla mia felicità per te. E tu riderai, riderai, tu riderai di me. Un giorno ti dirò che ti volevo bene più di me e tu riderai, riderai, tu riderai di me. E mi dirai che un padre non deve piangere mai”. Il brano è l’intima confessione di amore di un padre a una figlia mentre sullo sfondo scorrono le immagine di una ragazza acerba. “Un giorno mi dirai che un uomo ti ha lasciata e che non sai più come fare a respirare, a continuare a vivere. Io ti dirò che un uomo può anche sbagliare lo sai. E non mi crederai. Piangendo tu mi abbraccerai”. Un testo commovente, prima sussurrato poi urlato nell’esplosione rock del ritornello, che dà voce al dialogo tra un padre e una figlia velato di una sottile malinconia. Un giorno mi dirai è la storia di un padre (normale) che medita sui suoi errori, che si auto-assolve nel nome dell’amore, che cerca di consolare una figlia (normale) che vive i primi tormenti. Nel Festival dei nastrini arcobaleno, della passerella pro gay, delle polemiche sul pressing a favore della legge Cirinnà in queste ore all’esame del Parlamento, sul podio di Sanremo vince la famiglia. Senza se e senza ma.
L’omaggio di Vasco Rossi
“Straccetti multicolori addio. Vincono gli Stadio cantando l’innocente e naturale amore dei genitori” è il filo rosso che unisce i commenti sul web che si concentrano sulla normalità del testo della canzone degli Stadio che non cede alle lusinghe arcobaleno della kermesse firmata da Carlo Conti ( e pensare che la canzone era stata scartata lo scorso anno). Il giorno dopo la vittoria è scattato puntuale il valzer dei commenti, dei pettegolezzi, degli antefatti, dei retroscena. Sui social network piovono le congratulazioni di amici e colleghi. A partire da Vasco Rossi che omaggia il leader degli Stadio, autore di molti testi delle sue canzoni- “Quattro stadi quattro premi, sbancato il Festival di Saremo dagli Stadio!” scrive su Facebook il cantante di Zocca.