Sicilia, Crocetta chiede l’immunità. Musumeci l’accusa di diffamazione
Però, e bravo Rosario Crocetta. Meglio stare ben accucciato dietro lo scudo confortevole dell’immunità. Meglio anche per lui, paladino di ogni causa. Così, capita che gli avvocati del presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, Vincenzo Lo Re e Nino Caleca, abbiano chiesto la sospensione del giudizio sul governatore denunciato per diffamazione dal deputato della Destra Nello Musumeci. E perchè mai la sospensione? Presto detto. Crocetta ha infatti inoltrato a Bruxelles richiesta di immunità per i parlamentari europei (ruolo che ricopriva al momento dell’eventuale reato). Sulla vicenda si dovrà pronunciare la commissione europea Jure che ha convocato il presidente per metà marzo, la decisione dovrebbe arrivare ad aprile. Il giudice monocratico, che si è riservato sulla sospensione, potrebbe in ogni caso non tenere conto dell’eventuale immunità da parlamentare europeo. Musumeci nella querela sostenne che il governatore, durante un comizio della campagna elettorale per le regionali nel 2012 lo avrebbe accusato di avere fatto un accordo sottobanco con Gianfranco Micciché, anche lui candidato alla guida di Palazzo D’Orleans, sulla realizzazione dei termovalorizzatori (sui quali c’era un’indagine per possibili infiltrazioni mafiose negli appalti). E annuncio’ pure che avrebbe fatto i nomi di altri personaggi coinvolti nell’affare. All’indomani Musumeci si presentò dai magistrati catanesi, che trasmisero gli atti a Palermo. Del resto la bufala narrata da Crocetta era palese. Proprio grazie alla discesa in campo di Miccichè e al frazionamento del centrodestra isolano infatti che Crocetta era riuscito a superare – seppur di pochissimo – Nello Musumeci nella corsa per la Presidenza. Cosicche, adesso l’impavido paladino Crocetta si ritrova sul banco degli imputati. Banco dal quale però spera di fuggire grazie all’immunità europea. Che paladino, questo Crocetta…