Wikileaks, per la Boschi spionaggio inaccettabile. E Brunetta la ringrazia
Il governo ha risposto sulla vicenda wikileaks, dalla quale emerge che gli Stati Uniti spiarono il nostro presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: «Per noi sarebbe inaccettabile un attività intercettiva verso un governo alleato degli Stati Uniti. Serve un urgente approfondimento», ha detto il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, rispondendo al question time ad un’interrogazione di Forza Italia in merito alle intercettazioni americane su Berlusconi quando era presidente del Consiglio. «Le notizie riportate – spiega ancora il ministro – confermerebbero quanto già noto rispetto agli interessi delle agenzie americane verso istituzioni europee e anche governi europei. Il punto di novità dove venissero confermate, è che erano rivolte anche a soggetti collegati al governo italiano». Boschi ha ricordato inoltre come anche «in passato il governo in sede parlamentare aveva verificato, con nostri servizi e anche con i canali tecnici diplomatici con gli altri governi, che non erano emerse né violazioni della privacy degli italiani né era risultata compromessa la sicurezza dei vertici del governo». Ma, aggiunge ancora il ministro per i Rapporti con il Parlamento, «per fare chiarezza è stato convocato ieri l’ambasciatore americano. Continueremo anche con i canali tecnici di collaborazione con gli Usa e tutti gli elementi che emergeranno saranno prontamente riferiti dal governo in sede parlamentare», ha aggiunto.
Su wikileaks Forza Italia chiede una commissione di inchiesta
Soddisfatto il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta, che però ha chiesto anche altro: «Ministro, grazie. La stupirò perchè le dico che sono soddisfatto della sua risposta. Lei ha descritto la situazione con oggettivo imbarazzo, ma a questo punto le chiedo perché il governo e la maggioranza non consente la commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti del 2011 ma che potrebbe occuparsi anche della crisi del sistema bancario su cui il presidente del Consiglio ha detto di sì. Perché il suo governo non avvia una commissione parlamentare d’inchiesta che vada a ritroso di 10 anni. Le dico che quello che è successo a noi quando eravamo al governo ora può succedere a voi. Sta succedendo all’Italia ed è bene tutelare la sovranità delle istituzioni», ha infatti replicato Brunetta in aula dopo aver ascoltato la risposta del ministro Boschi in merito alle intercettazioni americane su Silvio Berlusconi e i suoi collaboratori. «Rimettiamo in discussione questa onnipresenza degli Stati Uniti in Italia, da tutti i punti di vista. Io sono amico di tutti basta che gli altri rispettino il nostro lavoro», ha invece detto il leader della Lega, Matteo Salvini, sul caso wikileaks. Intanto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega ai Servizi segreti, Marco Minniti, ha incontrato in mattinata a Palazzo Chigi il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, e il presidente dei senatori azzurri, Paolo Romani, per rappresentare le iniziative messe in campo dal governo sulla vicenda wikileaks dopo le rivelazioni pubblicate da la Repubblica in merito alle intercettazioni della Nsa americana nei confronti del governo Berlusconi. I presidenti dei due gruppi di Fi hanno manifestato grande preoccupazione e inquietudine per quanto emerso, evidenziando con determinazione il rischio concreto di una violazione che si configura come attacco alla nostra sovranità nazionale.