Berlusconi: «Bertolaso può arrivare al ballottaggio, Meloni e Marchini no»
A Roma «occorre fare una rivoluzione e per questo ci vuole un rivoluzionario. Un politico non si può pensare sia in grado di affrontare un impresa così difficile. Bertolaso vede le soluzioni giuste e le sa attuare. Bertolaso si presenta con una sua lista civica, con dei componenti di livello elevato ed è sostenuto da Forza Italia e da altri partiti. Mi auguro che i romani non diano un voto politico ma un voto nell’interesse della città di Roma». Doppiopetto d’ordinanza e occhiali scuri: così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi si è presentato alla sede del comitato promotore per Guido Bertolaso sindaco di Roma per incontrare i cronisti. Reduce da una recente operazione all’occhio l’ex premier è tornato a indossare, dopo averlo già fatto quando era sta colpito dall’uveite, delle vistose lenti da sole ma non è apparso per nulla preoccupato. «L’occhio fa un po’ male – ha spiegato ai giornalisti – ma mi hanno assicurato che continuerò a vedere». Il ticket Bertolaso-Meloni? «È un’ipotesi che non abbiamo mai considerato», guardando anche al «modo con cui ci è stata posta», ha sottolineato il Cavaliere. «I dati di partenza su Meloni e Marchini sono chiari – ha detto ancora – nessuno dei due può sperare minimamente di andare al ballottaggio». E poi: «Per Bertolaso mi aspetto un voto plebiscitario». Il Cavaliere ha ipotizzato che, se fra alcune settimane i sondaggi attuali verranno confermati, anche altre liste potranno aggregarsi a quella di Bertolaso.
Berlusconi al comitato per Bertolaso sindaco
È stato poi lo stesso Bertolaso a tornare a smentire qualsiasi ipotesi di un suo ritiro. «Meloni – ha detto – ha scelto di scendere in campo ed è una scelta da rispettare. Io ero sceso in campo prima, anche su sua richiesta e quindi continuo». L’ex numero uno della Protezione civile ha poi escluso l’ipotesi di un ticket con la Meloni: «Non ci può essere un ticket, è una situazione imbarazzante e quasi ridicola questo cambiamento di rotta e direzione. C’era un candidato che era stato individuato dai tre partiti con i sondaggi favorevoli». E ha negato anche la possibilità di fare delle primarie nel centrodestra: «Siamo non fuori ma oltre tempo massimo».
I candidati a sindaco a Torino e Bologna
Nel corso della conferenza stampa Berlusconi si è soffermato sulla situazione delle candidature del centrodestra a Torino e Bologna. «A Torino – ha detto – non siamo riusciti a trovare un candidato che venisse dal mondo del lavoro e della cultura. Tutti hanno declinato il mio invito, e lo stesso si è verificato per Bologna. A Torino abbiamo trovato Osvaldo Napoli, che è un uomo del fare e che ha passione politica, dopodiché c’è stato un cambiamento da parte della Lega, che ha scelto un notaio che noi non avevamo ritenuto adatto. Su Bologna la Lega ha presentato una persona, vedremo ora come fare nei prossimi incontri per vedere se si può trovare un accordo».