Berlusconi: «Totti va rispettato al 100%, le bandiere non si comprano»
Francesco Totti e Zlatan Ibrahimovic sono due argomenti sicuramente più interessanti di Bertolaso e della competizione a sindaco di Roma per il centrodestra. Almeno per gli innamorati di calcio. E quando uno come Silvio Berlusconi parla dai microfoni del Tg di Tele Radio Stereo, una delle radio romane “cult” per la tifoseria romanista, è difficile che il Cav non senta “il richiamo della foresta” del suo amore per il gioco del pallone. Così, dai candidati del centrodestra e dalle condizioni di Roma il passaggio al rettangolo di gioco è immediato. Totti e Ibrahimlvic, appunto. Potrebbero finire al Milan come indicato da alcuni rumors in queste ore?. Gli chiedono. Il palato fine di Berlusconi in fatto di calciatori di talento è risaputo. Potendo, li collezionerebbe. Per il genio calcistico di Totti, poi, il Cavaliere non ha mai lesinato apprezzamenti. Ma la risposta è: «Impossibile». A Tele Radio Stereo il presidente del Milan Silvio Berlusconi nega seccamente una simile ipotesi di mercato. «È impossibile per entrambi: per Totti perché le bandiere non si comprano, per Ibrahimovic perché riceverà delle offerte impossibili da eguagliare dalla Cina o dagli Emirati», sottolinea l’ex Cavaliere augurandosi che Totti «possa trovare un accordo con la società per restare anche da dirigente», come auspica, del resto, la maggior parte dei tifosi. Insomma, ragioni di cuore per Totti, dice Berlusconi. Ragioni di moneta per Zlatan Ibrahhimovic. Quindi Berlusconi, sottolineando i vantaggi portati dall’innesto in gennaio di El Shaarawy, plaude alla Roma di Luciano Spalletti: «Gioca un bel calcio, ma in campo internazionale ha un po’ deluso». Già.
Non è la prima volta che Berlusconi spende parole calorose per Francesco Totti: «Deve finire la sua carriera alla Roma. È bello che un giocatore che è stato bandiera di una squadra per tanti anni rimanga a dare la sua esperienza». Francesco Totti e il Milan – riporta il sito Milanlive.it – si sono solo sfiorati in passato, quando Silvio Berlusconi lo voleva fortemente. Ma è stato una vita fa, quando il fuoriclasse giallorosso era un bambino. «La Gazzetta dello Sport rivela un retroscena di calciomercato risalente al lontano 1988, quando il presidente rossonero offrì 150 milioni di vecchie lire a mamma Fiorella e papà Enzo per portare il giovane talento romano a Milano. Ma la madre della futura bandiera giallorossa si oppose a questo trasferimento. Tra Totti e la dirigenza Milan cèe sempre stato rispetto, ma distanza: nel 2003 lo stesso Totti dichiarò di sentirsi «gratificato che Berlusconi parli di me». Qualche tempo fa inoltre, Berlusconi che si trovava a Roma per una cena di Forza Italia avvenuta in un ristorante poco distante dal centro sportivo di Trigoria è capitato per caso che arrivasse Francesco Totti, visto che il locale è meta abbastanza comoda per i giocatori della squadra. Totti ha fatto avere al presidente del club milanista una propria maglia autografata, che Berlusconi – riferirono i presenti- ha molto molto gradito.