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Buffon ha battuto il record di Zoff. Se Gigi fosse il ministro della Difesa…

Buffon ha battuto il record di Zoff. Se Gigi fosse il ministro della Difesa…

Home livello 2 - di Antonio Marras - 12 Marzo 2016 - AGGIORNATO 12 Marzo 2016 alle 14:40

Contro il Sassuolo, partita in cui ha esibito l’ennesima parata decisiva a pochi inti dalla fine, Gigi Buffon ha battuto il record di imbattibilità di Dino Zoff e ora è a soli 4 minuti dal record assoluto, detenuto dall’ex numpero uno del Milan Sebastiano Rossi. E domenica prossima nel derby contro il Torino Buffon ha la grande occasione di sorpassarlo. Buffon ha sempre detto di non badare a questi record, ma intanto gode del fatto che l’ultimo gol subito risale a dieci partite di campionato fa, contro la Sampdoria a Genova: quella rete, inutile, di Cassano che è anche l’unico incassato dalla Juventus nell’anno solare 2016. Un mix di talento e coraggio, qualità che forse farebbero comodo anche ai nostri politici, come dimostrano i casi dei marò, degli ostaggi libici, della invasione dei clandestini. Avercene Gigi Buffon come ministro della Difesa: una battuta che circola su Twitter, per scherzo, ma fino a un certo punto…

I complimenti di Zoff a Buffon

A congratularsi con Gigi anche il mito del nostro calcio, Dino Zoff: «Ero sicuro che sarebbe successo e ovviamente adesso Buffon batterà anche il record di Rossi», dice in una intervista alla Gazzetta dello sport. «Io ai record non ho mai badato granché: sono importanti solo perché fanno il bene della squadra. L`unico a cui tengo davvero è quello delle 330 partite consecutive nella Juve», dice il campione del mondo di Spagna 1982. «Buffon è quello che ha più credenziali. Statura superiore a tutti: anche a Rossi». Ce la farà a smettere a 41 anni come lei?,gli hanno chiesto: «Non lo darei per certo, ma fisicamente può farcela: forse è vero che sta meglio adesso di qualche anno fa, ma quelli sono cicli, periodi che non dipendono dall`età. Buffon è simile a me nello stare in porta. Quanto alle diversità si dice che sia leader come me, ma in modo meno silenzioso. Io dico che quello che fa la differenza è quanto e come si parla nello spogliatoio, e lì lo facevo anche io, nel rispetto delle regole del ruolo».

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12 Marzo 2016 - AGGIORNATO 12 Marzo 2016 alle 14:40