La camorra ha aiutato la candidata di Renzi. Parola di Bassolino
“Sono disgustato”. Nell’esposto presentato da Antonio Bassolino si parla di “controlli con metodi criminali” fuori da un seggio durante le Primarie del Pd a Napoli. E se per il momento le primarie 2016 non finitranno in Tribunale, l’ex sindaco fa intendere con chiarezza che dietro il voto “inquinato”, come emerso dal video di Fanpage , c’è la mano della camorra. “L’ex sindaco ora fa il detective”, si legge sull’articolo di Repubblica. la richiesta è il ricorso e l’annullamento del’esito delle votazioni ne icinque seggi “immortalati” da Fanpage. Particolarmente grave l’accusa rivolta al seggio 62 di Scampia dove, si legge, «emergono chiaramente dal video modalità di controllo dell’ambiente antistante al seggio tipiche delle organizzazioni crimiali in una zona dove notoriamente è elevata la presenza camorristica e il forte controllo del territorio da parte dei clan». La proposta è ipotizzare un piano B: invece di azzerare, rivotare dove il voto è stato condizionato senza ombra di dubbio. Bassolino è intenzionato a non mollare e potrebbe proprio essere lui, uno dei fondatori del Pd, come orgogliosamente rivendica, l’uomo destinato a minare le certezze di quel che resta del Pd. Il tutto mentre il direttore di Fanpage agita un’altro scossone con un altro filmato choc che presto potrebbe moltiplicare lo scandalo.