Canone RAI: la mazzata di Renzi arriva in tempo per rovinarci l’estate
Nelle bozze del decreto che attua il canone in bolletta, previsto dalla Legge di Stabilità, ci sono conferme e alcuni punti da chiarire. Tra le conferme, la prima rata di luglio, che conterrà gli arretrati, quindi le rate di tutto il 2016. Cifra dovuta anche se la bolletta elettrica sarà pari a zero. Le società elettriche si sono dovute sobbarcare il ruolo di esattore e devono comunque riscuotere il canone per radio e Tv. Tra i punti di attrito che stanno facendo tardare il provvedimento, c’è quello dei costi. Da tempo le società energetiche stanno facendo pressing sul governo affinchè compensi le spese sostenute”, si legge su “Il Giornale“.
Resta alto il rischio di richieste doppie di pagamento
Il tema è diventato ancora più urgente quando negli ultimi incontri al ministero, è emerso che le società dovranno farsi carico anche dei rimborsi agli utenti/clienti delle eventuali somme pagate in bolletta, ma non dovute. Di casi del genere ce ne saranno tanti, soprattutto all’inizio. Un ulteriore impegno per il quale dovrebbe essere previsto un gettone per le aziende che si faranno carico della pratica. Per un paio di giorni è circolata la voce che i costi sarebbero finiti in bolletta. In altre parole che se ne sarebbero fatti carico i clienti. Una «tassa» per permettere il rimborso di un altra tassa ingiustamente applicata. Troppo, persino in Italia, tanto che nei giorni scorsi il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli ha smentito con forza. «Solo fantasie», ha assicurato. Il rimborso passerà quindi da un fondo costituito con parte dei risparmi che il nuovo regime comporta. I dettagli da definire sono molti.
Canone RAI in bolletta: il rischio caos è elevatissimo
Nel decreto c’è anche una sorta di marcia indietro sulla rateazione in un caso particolare. Se nessuno dei membri della famiglia è titolare di un contratto di fornitura di energia elettrica (ad esempio in caso di affittuari), il pagamento sarà in un’unica soluzione entro il 31 ottobre. Altro punto chiarito, ma di difficile applicazione, è quando la bolletta sia intestata a un membro della famiglia diverso dall’intestatario del canone. In questo caso sarà l’Agenzia delle entrate a farsi carico della voltura.