Dalla ruspa alle trivelle: Salvini diventa “No triv” e invita a votare

21 Mar 2016 8:16 - di Redazione

Salvini salta sul referendum che finora piaceva soprattutto a sinistra, ma che col suo appoggio cambierà significato politico, da sfida ambientalista diventerà prova generale della spallata di ottobre, quando il fronte delle opposizioni tenterà di abbattere Renzi nel referendum costituzionale: «Alla faccia sua, io vi invito ad andare il 17 aprile prossimo tutti quanti alle urne, anche dove il mare non c’è e nemmeno le trivelle», si legge su “la Stampa“.

«Alla faccia di Renzi, io vi invito ad andare il 17 aprile prossimo tutti quanti alle urne»

Grande eccitazione nella sala di Palazzo Rospigliosi, dove si conclude il corso di formazione politica della Lega: solo le statue romane alle pareti rimangono indifferenti. Salvini è in felpa blu, a un certo punto se la leva tutto sudato per rimanere in tshirt. Ridacchia al microfono: «Berlusconi non l’avrebbe mai fatto, io si». Dalla platea: «Perché tu sei più bello…». Matteo: «No, Berlusconi è più bello di me. Anzi, fate un bell’applauso» (del Cavaliere aveva già parlato entrando, dinanzi alle telecamere, per suggerirgli di buttare a mare Bertolaso e sostenere a Roma la Meloni se il suo obiettivo non è «giocare a perdere»).

«Mi dicono pure razzista, fascista, nazista, populista, xenofobo, sessista, omofobo».

Per non smentirsi, spara due annunci che suonano come altrettante provocazioni. Primo appuntamento l’8 maggio, festa della mamma: «Metteremo in piedi gazebo da Nord a Sud per distribuire magliette rosa con su scritto»: “Sono una mamma, non un genitore 1 e 2″». La botta è diretta a Renzi «che si occupa tanto delle adozioni gay e molto poco di tasse o pensioni». Ed ecco l’altro annuncio che fa rabbrividire, perché promette uno show a San Carlo Canavese sotto casa della Fornero, autrice «di una legge infame e maledetta», e un po’ lascia sperare che si tratti soltanto di un «pesce» (la manifestazione si terrà il primo aprile). Scuote la testa perfino un nemico giurato di Renzi, qual è senza dubbio Brunetta: «Se il suo rinnovamento sarà all’insegna del lepenismo, Salvini regalerà all’Italia vent’anni di renzismo…». Ma il «ragazzo» (come lo inquadra Berlusconi) è lanciatissimo, esagerare è il suo forte. Definisce l’euro «un crimine, la truffa del secolo». Spara sugli studi di settore, incassa le ovazioni e poi finge di schermirsi: «Non ho detto una cosa intelligente, anzi mi sento un po’ cretino».

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