Ex-prete a processo: è accusato di abusi sessuali su un undicenne
Il manto del lupo sotto quello dell’agnello: agiva quasi indisturbato il cinquanticinquenne Giovanni Trotta, ex-prete ed ex socio di una scuola calcio, per cui la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio in quanto accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di un undicenne e di produzione, distribuzione, divulgazione, condivisione e pubblicizzazione di materiale pedopornografico ai danni del bambino.
Ex-prete accusato di violenza sessuale su undicenne
Quel che è certo, almeno al momento, è che l’ex-prete, in quanto sacerdote e in veste di socio di una scuola di calcio per ragazzi, aveva molte possibilità di contatto con minori. I fatti in questione risalgono allora al 2013-2014 e sarebbero stati commessi in una cittadina del Foggiano. Stando alle indagini di carabinieri e polizia postale, coordinate dal pm Simona Filoni, Trotta «abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica» del ragazzo, che era «affidato alla sua custodia – si legge nel capo d’imputazione – in relazione alla sua qualità di membro della società della squadra di calcio frequentata dal bambino, nonché di suo docente di lezioni private», avrebbe abusato sessualmente di lui «millantando la sua qualità di sacerdote (sebbene invece ridotto da alcuni anni allo stato laico), nonché con la promessa di un ingaggio come fotomodello nel mondo della moda e con quella di un provino per una importante società calcistica romana».
Ecco come l’orco adescava la sua vittima
Così l’orco avrebbe adescato la sua vittima, l’avrebbe irretita e violentata nella mansarda della sua abitazione, facendolo anche posare per scatti pornografici per poi inviare quelle foto ad altri quattro minori su una chat di whatsapp. Un orrore senza fine. Nell’ambito di questo procedimento, avviato nel novembre 2014 dopo la denuncia dei genitori della piccola vittima, Trotta è stato arrestato nell’aprile 2015 ed è tuttora detenuto in carcere. Dopo l’arresto la Procura di Bari ha avviato un’altra indagine, ancora in corso, per accertare eventuali altre responsabilità legate a presunti abusi sessuali su altri minorenni.