L’attore Vincent Cassel contro i doppiatori italiani: “Sono una mafia”

16 Mar 2016 17:44 - di Redazione

L’attore francese Vincent Cassel, in Italia per promuovere il suo film Un momento di follia,  in uscita il 24 marzo, si scaglia contro i doppiatori italiani dichiarando che “In Italia è complicato vedere un film in lingua originale, perché i doppiatori italiani sono una mafia”. ”Non capisco perché hanno tutto questo potere – ha aggiunto -il doppiaggio è una cosa che esiste anche in Francia, ma i doppiatori non hanno lo stesso potere. Quando c’è un loro sciopero il cinema non si ferma. Comunque meglio il doppiaggio piuttosto che il film non esca proprio”. Nel film Cassel interpreta Laurent, un 45enne in vacanza in Corsica ospite del suo amico del cuore, Antoine (Francois Cluzet) la cui figlia diciassettenne provoca appunto nel protagonista “un momento di follia”. L’uomo maturo e la ragazzina: questo l’intreccio sul quale viene costruita la narrazione. Il mio ruolo? ”Quello del vigliacco – dice Cassel- come spesso ha interpretato Gassman, perché questa storia, più che una storia d’amore impossibile è una storia d’amicizia tradita. E’ vero – aggiunge – ci sono tante ragazze che a diciassette anni sono già donne di testa. Ed è altrettanto vero che ci sono ragazze di 18 anni che fanno la corte a maturi come me. In questo non ci trovo nulla di strano, in genere in questi casi la morale la fanno solo le donne vecchie”.

Commenti

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  • Pino1° 4 Aprile 2018

    Povero figlio, scopre ora, per suoi interessi, il trattamento che i francesi hanno sempre riservato a qualunque cosa sapesse di provenienza italiana. Per ‘entrare’ in francia, se non passi dalla mafia francese che gestisce l’ostilità agli stranieri dosata a seconda della loro nazionalità, non cavi un
    ragno dal buco. Facile sventolare la mafia contro l’Italia, ma ormai siamo analfabeti di ritorno
    rispetto al resto del mondo.