Libia, il giallo delle salme degli ostaggi uccisi: perché non rientrano in Italia?

8 Mar 2016 10:44 - di Robert Perdicchi

«Non abbiamo alcuna conferma che le salme di Salvatore Failla e Fausto Piano rientrino oggi. Non sappiamo neanche se si trovino ancora a Sabrata o se siano state trasferite a Tripoli». L’avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, difensore della famiglia Failla, pone un interrogativo inquietante e che ormai rasenta il mistero: che stanno facendo ai cadaveri di Salvatore Failla e Fausto Piano, gli italiani uccisi in Libia? «Ci auguriamo che quanto annunciato dal ministro Gentiloni, su un rientro in giornata, venga confermato perché questo ritardo sta assumendo aspetti inquietanti», conclude il penalista. Le autorità parlano di tempi tecnici: «Come di norma in questi casi, i corpi dovrebbero essere stati sottoposti a un’autopsia e dovrebbe esserci una perizia che li accompagna e che deve essere trasmessa al Procuratore generale per allegarla ai documenti dell’inchiesta», dice l sindaco di Sabrata, Hussen Al Zawadi, riferendosi alle salme di Salvatore Failla e Fausto Piano. Alla domanda se potrebbe essersi trattato di una “vera autopsia” o solo di un “esame autoptico”, il sindaco ha risposto: “questo non posso saperlo”. Il sindaco però aggiunge: «I corpi devono essere consegnati a Tripoli al procuratore generale e, se tutto andrà come previsto, saranno a Tripoli a mezzogiorno».

La Libia ci accusa: se avete pagato il riscatto…

Se l’Italia ha pagato un riscatto “sarà l’inchiesta a stabilirlo. Qui e in Italia. Io posso dire che, se un riscatto è stato pagato senza che le nostre autorità lo sapessero, è stato commesso un atto illegale. Un’entità straniera ha pagato elementi terroristici o criminali senza il nostro consenso e violando la nostra sovranità”. Così il ministro degli Esteri per il governo di Tripoli, Ali Ramadan Abuzaakouk, in un’intervista al Corriere della Sera in cui spiega che “problemi logistici” rallentano il processo di trasferimento dei corpi di Fausto Piano e Salvatore Failla da Sabrata a Tripoli. «Una questione tecnica di trasporti. Per il resto tutto è pronto per l’autopsia completa qui nella capitale, necessaria per le nostre leggi al fine di concedere il nulla osta alla partenza per l’estero. Quindi il trasferimento dei due corpi a Roma – assicura – sarà solo una faccenda di poche ore».

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