Marino ci ripensa: «Non mi candido». E il Pd tira un sospiro di sollievo
«Vi chiedo di scegliere insieme un uomo o una donna che non sia io, che possa guidare la città di Roma, vincere le elezioni e continuare il lavoro fatto». Così l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino ai suoi supporter accorsi alla Libreria Feltrinelli per la presentazione del suo libro “Un Marziano a Roma”. Un annuncio che fa tirare al Pd e al candidato sindaco Roberto Giachetti un grosso sospiro di sollievo. «Io avevo deciso da tempo di parlare di questo stasera e mi prenderò qualche minuto, per il rispetto grandissimo che ho per ciascuno di voi. Io ho molto riflettuto e penso che il candidato sindaco debba avere delle caratteristiche che in questo momento nessuno dei candidati ufficiali ha. Deve provenire, in una fase in cui i partiti hanno dato il peggio di sé, dalla società civile, non deve essere scelto da qualcuno in qualche stanza ma si deve di mettere a disposizione di Roma 5-10 anni. Io mi iscriverò a Parte Civile (l’associazione dei supporter di Marino, ndr)». L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, durante la presentazione del suo libro, ha anche risposto sul caso degli scontrini e della onlus Imagine, due vicende su cui indaga la magistratura. «In una Onlus che ha aiutato tante persone – ha affermato – c’è una persona che ha ingannato la direttrice generale. Io come presidente avevo la rappresentanza legale ed è giusto che io sia chiamato a rispondere se ho partecipato a una truffa di 4 mila euro a danno dell’Inps. Io sono convinto di non aver partecipato. La dg ha detto che non ero a conoscenza di queste cose e io ho fiducia nella magistratura. Io – ha aggiunto – ho messo in rete tutti gli scontrini delle spese rappresentanza. Conosce un altro sindaco di città metropolitana che lo ha fatto? Io ho avuto modo di leggere l’elenco delle oltre 50 cene e sono rimasto sorpresa. C’è anche una cena con Usmanov quando lui ha donato 2 milioni di euro a Roma e c’è scritto non istituzionalmente giustificata. Io credo che il magistrato capirà».