Meloni: «Basta manfrine di partito, pensiamo alla campagna elettorale»
«Da romana di destra sono la prima a essere disorientata da quanto accaduto nelle ultime settimane». Giorgia Meloni torna sul tema delle divergenze interne al centrodestra sul candidato a sindaco e spiega di considerare «positivamente» i gazebo per testare i sentimenti dei romani, prima di tutto intorno al nome di Guido Bertolaso.
Meloni: «Parliamo di come risollevare le sorti di Roma»
«In questa vicenda sono stata come Penelope: mentre tessevo la tela di giorno qualcuno la smontava di notte», ha detto la presidente di Fratelli d’Italia, aggiungendo che «in queste settimane l’unica cosa che non siamo riusciti a fare è stata raccontare ai romani cosa vorremmo fare per risollevare le sorti di questa città e questo è più importante anche del nome del candidato sindaco che porterà la nostra bandiera». «Per senso di responsabilità ho cercato soluzioni per Roma, dove FdI è il partito di maggioranza relativa del centrodestra», ha detto ancora Meloni ai microfoni di Sky Tg 24, sottolineando che «a differenza degli altri quando do la mia parola la mantengo: sono impegnata a sostenere Bertolaso se rimane in campo». Ma, ha avvertito la presidente di FdI, «se non sarà così Fratelli d’Italia sa già cosa fare».
«Le manfrine di partito non interessano a nessuno»
Meloni, quindi, ha ricordato di essere stata la prima a proporre «agli alleati le primarie ovunque si vota e mi hanno detto di no». «Ora – ha aggiunto – pare che la soluzione siano i gazebo, ai quali andrò anche io e che considero positivamente, ma spero che questo sia l’ultimo atto di una vicenda che va definita: le manfrine di partito non interessano a nessuno e noi – ha concluso Meloni – vogliamo iniziare a fare la campagna elettorale».