Un parroco a Renzi: «Non venga a fare la passerella, pensi all’utero in affitto»
L’ultima sfida a Renzi arriva da un parroco genovese. «Presidente, se viene per una passerella finta se ne può stare pure a casa. Qui passerelle finte non se ne fanno. E allora, venga presidente, non aspetto altro. Sturla la aspetta». Don Valentino Porcile, parroco a Sturla, ha affidato a Facebook l’invito rivolto a Matteo Renzi a recarsi nella sua parrocchia dopo l’annuncio del premier di voler spiegare le riforme nelle parrocchie. «Venga a spiegare perché porta avanti disegni di legge senza dibattito parlamentare – ha scritto don Porcile – venga ad ascoltare cosa ne pensa la gente sull’utero in affitto. Venga a rendersi conto di come vive la gente qui in basso. Venga a spiegare perché non ha fatto tante cose che “prima” aveva promesso. Venga presidente. La gente avrebbe molte cose da chiederle».
Un parroco a Renzi: altro che stepchild adoption, qui la gente non ha da mangiare
Don Porcile ha poi spiegato che «la prima cosa che la gente direbbe a Renzi è che ci si perde dietro al dibattito sulle unioni civili mentre le persone soffrono e i loro problemi sono ben altri rispetto alle unioni civili». Io non faccio il sindacalista – ha aggiunto don Porcile – riporto solamente quanto la gente mi dice «e la gente si domanda: Renzi aveva promesso di rottamare e di ridurre gli stipendi dei parlamentari. Noi ci sentiamo minacciare riforme sulle pensioni e loro non si toccano nulla». Riportare questi pensieri, ha aggiunto il parroco di Sturla, «non vuol dire diventare populisti ma mettersi in ascolto della gente e se Renzi venisse a Genova ad ascoltare le persone vere saprebbe come girano le cose in basso». E ha aggiunto: «La gente ci chiede mangiare, casa, lavoro. Al mangiare ci arriviamo, case non ne abbiamo e lavoro non possiamo crearlo noi sacerdoti. Se Renzi venisse a Sturla la gente comune gli direbbe che non riesce ad arrivare alla fine del mese, altro che stepchild adoption».