Rolling Stones a Cuba. Ma Castro li definiva “checche degenerate” (video)
Mentre centinaia di migliaia di cubani si recavano allo stadio della Ciudad Deportiva dell’Avana per assistere allo storico concerto gratis dei Rolling Stones, l’opposizione anticastrista ha avuto l’idea di rispolverare un celebre discorso di Fidel Castro, nel quale se la prendeva in termini molto duri con la “degenerazione borghese” della musica rock.
Il discorso di Fidel Castro contro la musica rock
Era il 13 maggio del 1963, cioè un anno prima che i Rolling Stones pubblicassero il loro primo disco, e Fidel – parlando all’Università dell’Avana – avvertiva i giovani cubani che «la controrivoluzione mette insieme quanto di peggio vi sia, dal borghese a quello che fuma marijuana, dal ricettatore al taccheggiatore, dal vagabondo professionista al vizioso». «Molti di questi inutili sociali, figli della borghesia, che vanno in giro con pantaloni troppo stretti, alcuni con una chitarrina e atteggiamenti alla Elvis Presley, ora hanno portato la loro dissolutezza all’estremo di voler riunirsi in posti pubblici per organizzare gratis i loro spettacoli effeminati», tuonava Fidel, applauditissimo dalla folla. A questi, il Leader Massimo avvertiva che «non bisogna credere che la serenità della Rivoluzione equivalga alla sua debolezza», perché «la società socialista non può tollerare questo tipo di degenerazione».