Roma, nel centrodestra è ancora “impasse” tra la Meloni e Bertolaso
Il centrodestra si dimena, alternando auspici, recriminazioni e minacce. La vicenda romana con la doppia candidatura di Giorgia Meloni, sostenuta da FdI-An e Lega Nord, e quella di Guido Bertolaso, appoggiata da Forza Italia sembra lontana dal trovare una ricomposizione. Dall’uno e dall’altro fronte si predica unità e ci si augura coesione ma nessuno fa il primo passo in direzione dell’altro. Anche perché, in casi come questi, la compattezza si realizza intorno a una figura terza o di sintesi. Nel caso di Roma, invece, ogni candidato del centrodestra sembra dire all’altro: «Con il tuo appoggio vinco io».
Rampelli: «O c’è unità anche sulla Meloni o si va divisi ovunque»
Almeno questo è il senso dell’invito rivolto a nome di Fratelli d’Italia-An da Fabio Rampelli agli alleati, avvertendoli che la crepa registrata nella Capitale può estendersi pericolosamente in tutta Italia: «Se la coalizione c’è a Roma – ha spiegato Rampelli dal Gr Rai -, la coalizione c’è in Italia. Se si rompe a Roma sulla Meloni, è difficile immaginare che possa esistere una coalizione di centrodestra in tutta la nazione». Sulle alleanze, l’esponente di FdI-An non si sbilancia più di tanto pur lasciando intravedere la disponibilità a coagulare «cammin facendo» chiunque «sia intenzionato a rappresentare un’alternativa al M5S e al Pd». Senza trascurare i concorrenti a destra. «Con Storace – rivela infatti Rampelli – il dialogo è aperto, non è questione di convincere».
Ma Forza Italia guarda al civico Marchini
Ma alle profferte di alleanze Forza Italia continua a rispondere picche. Gli “azzurri” sono impegnati a spegnere il nuovo focolaio acceso da alcune dichiarazioni di Bertolaso, apparse a molti – Berlusconi compreso – una sorta di uscita di scena con tanto di endorsement in favore di Alfio Marchini, candidato civico che raccoglie più di una simpatia nel centrodestra. Ma che qualcosa lì stia per traballare lo conferma paradossalmente la smentita del capogruppo forzista al Senato Paolo Romani il quale «prevede» che «a oggi la candidatura di Bertolaso sia assolutamente confermata». Non ha proprio il tono e lo stile di una smentita netta e inconfutabile ma, evidentemente, è quel che passa in questo momento il convento di Forza Italia. Sia come sia, Romani non sembra nutrire molte speranze circa la possibilità di una rappacificazione della coalizione romana sul nome della Meloni. E sparge dubbi anche sul buon esito del prossimo vertice Salvini-Berlusconi: «Non so se, quando sarà, potrà essere determinante per le decisioni di Roma».