“Scurdammoce ‘o passato…”: Obama e Raul Castro si stringono la mano
L’appuntamento con la storia è arrivato, alla faccia dei balseros e dopo decenni di guerra fredda, sanzioni, embarghi, fughe e migliaia di morti causati dalla repressione del regime comunista cubano: c’è stata finalmente la storica stretta di mano tra il presidente cubano Raul Castro e il presidente americano Barack Obama al Palazzo della rivoluzione all’Avana. Altra bizzarria, che avrà fatto venire i brividi a qualcuno, è rappresentata dal fatto che l’inno americano ha risuonato nel Palazzo della Rivoluzione a Cuba, dove Castro ha ricevuto Obama. Nell’edificio simbolo della rivolta castrista, i due presidenti hanno passato insieme in rassegna le truppe, mentre nella sala era esposta la bandiera americana. Castro, a fianco di Obama, ha stretto la mano anche al segretario di Stato John Kerry e ad altri rappresentanti americani. Il leader dell’isola caraibica ha ricevuto l’ospite con una calorosa stretta di mano e un largo sorriso. Poi insieme hanno posato davanti a foto e videocamere. È seguito il faccia a faccia di un’ora e mezzo e poi bilaterale allargato di quasi un’ora tra Obama e il presidente cubano. L’incontro con Raul è il terzo dalla ripresa delle relazioni diplomatiche nel 2014. In precedenza, il capo della Casa Bianca ha visitato luoghi storici dell’Avana vecchia e ha reso omaggio in piazza della Rivoluzione all’Avana a José Martì, eroe dell’indipendenza cubana. Obama ha deposto una corona di fiori.
Obama ha reso omaggio alla tomba di Josè Martì
Nel pomeriggio Obama ha preso parte a un incontro con gli imprenditori cubani sulle opportunità di sviluppo e cooperazione. E dopo Google, si apprende che anche Western Union è pronta a sbarcare a Cuba: lo ha annunciato la società in occasione dello storico viaggio del presidente Usa nell’isola caraibica. L’Avana ha già reso noto che intende revocare la tassa sui dollari dopo che Washington ha allentato le restrizioni valutarie annunciando che consentirà alle banche americane di effettuare transazioni in dollari se non si tratta di enti americani. E sull’affare si buttano in tanti: Priceline Group è la prima agenzia di viaggi a permettere ai clienti americani di prenotare camere d’albergo a Cuba attraverso il sito Booking.com. L’accordo arriva in occasione della visita del presidente Obama sull’isola, e segue lo sbarco a Cuba di Starwood Hotels & Resorts, il primo gruppo alberghiero a firmare un accordo dalla rivoluzione del 1959 per gestire tre proprietà a l’Avana. Nel giro di qualche settimana, Booking.com permetterà agli americani in viaggio a Cuba di prenotare direttamente online le camere in numerosi alberghi – inizialmente solo nella capitale – mentre prima erano obbligati a farlo passando per le agenzie turistiche. Domenica anche Airbnb aveva ufficialmente annunciato che il servizio di prenotazione on line sarà aperto a tutti, a partire dal due aprile.