Terremoto, torna la paura: dopo Roma scosse anche a Campobasso
Dopo Roma paura anche a Campobasso. La terra ha cominciato a tremare mercoledì all’alba nella Capitale. Una scossa di terremoto di magnitudo 2.5 era stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nella zona a est di Roma. L’epicentro, localizzato tra i comuni di Fontenuova, Guidonia e Mentana era stato distintamente avvertito anche nei quartieri est della Capitale. L’ipocentro era stato localizzato ad una profondità di dieci chilometri. Poi nel pomeriggio sempre di mercoledì lievi scosse di terremoto erano state avvertire ancora nell’area nord est di Roma, tra Casal Monastero e Centrale del Latte. La terra aveva tremato alle 16.53 e alle 16.56: due scosse rispettivamente di magnitudo 2.2 (dieci chilometri di profondità) e 2.0 (otto chilometri).
Terremoto a Campobasso
La terra ha continuato a tremare anche giovedì. Lo sciame sismico si è spostato verso la provincia di Campobasso. Una forte scossa di terremoto di magnitudo 3,7 gradi della scala Ricther è stata avvertita dalla popolazione poco dopo le sei. L’epicentro è stato localizzato a quattro chilometri dal comune di Ripabottoni, a una profondità di dieci chilometri. Il sindaco ha chiuso le scuole del paese in via precauzionale. La scossa è stata avvertita anche nella vicina provincia di Foggia. Alle 6.32 è stata avvertita una nuova scossa di entità inferiore: 2.3 di magnitudo, ad una profondità di undici chilometri. Dopo le scosse e lo sciame sismico delle scorse settimane, si è riaffacciata la paura per decine di migliaia di cittadini molisani. Il 17 gennaio c’erano state diverse scosse nella zona di Campobasso. La scossa più alta di magnitudo 4,3 era stata seguita da altre un po’ più lievi ed era stata accompagnata da un forte boato avvertito in maniera netta nel capoluogo. Paura soprattutto nei piani alti dei palazzi. La gente si era riversata in strada, nonostante le temperature rigidissime.